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La mancata notifica al difensore invalida l’intero processo (Cass. Pen. n. 6801/2025)


Notifica al difensore

Con la sentenza n. 6801/2025, la Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione si è pronunciata in materia di notifiche processuali e diritto di difesa.

La decisione annulla le sentenze di primo e secondo grado, riconoscendo una nullità assoluta e insanabile a causa della mancata notifica degli atti processuali al difensore di fiducia dell'imputato.


Il caso: una notifica irregolare compromette l'intero processo

Il ricorrente era stato condannato a tre anni di reclusione e 1.200 euro di multa per i reati di ricettazione, tentata truffa, falso materiale e false dichiarazioni sulla propria identità.

Tuttavia, il suo difensore ha contestato la validità dell’intero procedimento, evidenziando una grave violazione delle norme sulle notifiche.

L'imputato, dopo aver depositato una istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato, aveva nominato un difensore di fiducia ed eletto domicilio presso il suo studio legale.

Tuttavia:

  • la notifica della richiesta di rinvio a giudizio e dell’udienza preliminare non era stata effettuata al difensore fiduciario, ma solo presso la residenza dell'imputato, con avviso di giacenza;

  • successivamente, il rinvio della prima udienza dibattimentale (causa emergenza pandemica) era stato notificato in un indirizzo errato, impedendo all'imputato di venire a conoscenza del processo.

  • solo grazie a una telefonata del difensore d’ufficio, l’imputato aveva appreso che il processo era stato celebrato e concluso con una condanna.


Il principio di diritto

La Suprema Corte ha stabilito che l’omessa notificazione dell’udienza preliminare e degli atti successivi costituisce una nullità assoluta ed insanabile (artt. 178 e 179 c.p.p.), comportando l'annullamento dell’intero processo.

I punti chiave della decisione sono:

  • la nomina del difensore fiduciario e l’elezione di domicilio effettuata con l’istanza di patrocinio a spese dello Stato hanno valore processuale generale e devono essere rispettate in tutte le fasi del procedimento.

  • le notifiche devono essere eseguite nel luogo eletto dall'imputato, e la loro omissione compromette il diritto di difesa, invalidando l'intero procedimento.

  • l'onere della corretta trasmissione degli atti spetta al Giudice per le Indagini Preliminari e al Pubblico Ministero, che devono garantire che le notifiche avvengano secondo la legge.


Conclusioni

La Corte ha chiarito che qualsiasi omissione nella notifica di atti fondamentali del processo rende nullo l’intero procedimento, con il rischio di dover ricominciare il giudizio da capo.

La pronuncia si inserisce in un filone giurisprudenziale che mira a tutelare il diritto dell’imputato a partecipare attivamente al processo, evitando che possa subire una condanna senza aver avuto la possibilità di difendersi adeguatamente.


La sentenza integrale



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