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Reati Tributari - D.lgs. n.74/2000

Art. 8 D.lgs. n. 74/2000 - Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti

1. È punito con la reclusione da quattro a otto anni chiunque, al fine di consentire a terzi l'evasione delle imposte sui redditi o sul valore aggiunto, emette o rilascia fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

2. Ai fini dell'applicazione della disposizione prevista dal comma 1, l'emissione o il rilascio di più fatture o documenti per operazioni inesistenti nel corso del medesimo periodo di imposta si considera come un solo reato.

2-bis. Se l'importo non rispondente al vero indicato nelle fatture o nei documenti, per periodo d'imposta, è inferiore a euro centomila, si applica la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni.

Art. 8 D.lgs. n. 74/2000 -  Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti

Indice:

  1. Che cos'è e quando si configura

  2. La riforma dei reati tributari del 2019

  3. Le novità introdotte dalla riforma del 2019 in relazione al reato di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti di cui all'art. 8 d.lgs 74/2000

  4. La giurisprudenza sul reato

1. Che cos'è e quando si configura

Il reato di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, previsto e punito dall'art. 8 D.Lgs n. 74/2000 punisce chiunque "chiunque, al fine di consentire a terzi l'evasione delle imposte sui redditi o sul valore aggiunto, emette o rilascia fatture o altri documenti per operazioni inesistenti".

Soggetto attivo del reato può essere chiunque, obbligato o meno alla tenuta delle scritture contabili, emetta delle false fatture al fine di consentire a terzi un indebito e fraudolento abbassamento dell'imponibile fiscale, relativo alle imposte sui redditi o sul valore aggiunto.

Ai sensi dell'art. 1, lett. a) D. Lgs. 74/2000, per "fatture e i documenti per operazioni inesistenti" si devono intendere tutti quei documenti aventi valore probatorio per l'Amministrazione tributaria emessi a fronte di operazioni non realmente effettuate in tutto o in parte o che indicano i corrispettivi o l'imposta sul valore aggiunto in misura superiore a quella reale, ovvero che riferiscono l'operazione a soggetti diversi da quelli effettivi.

Il reato si consuma con l'emissione o il rilascio del primo documento fiscale falsificato, nonostante, come precisato dall'art. 8, 2° comma D.Lgs. 74/2000, il rilascio o l'emissione di più fatture o documenti, nell'arco del periodo d'imposta, realizza un unico delitto.

A differenza dei reati c.d. dichiarativi, tra cui quello punito all'art. 2 che sanziona l'utilizzo in dichiarazione delle fatture false, il reato in questione si connota come reato di pericolo, in quanto non è necessario ai fini della punibilità che i documenti fiscali siano effettivamente utilizzati.

Ed invero, è sufficiente la loro mera "emissione" o il "rilascio", cioè che i documenti escano dalla sfera individuale del reo per entrare nella disponibilità di terzi proiettando, dunque, effetti giuridici all'esterno. Come precisato infatti anche dalla più recente giurisprudenza, tale reato "presuppone l'alterità tra la persona che emette e la persona che utilizza le fatture" (cfr. Cass., Sez. F., n. 47603/2017).

L'art. 9 D.Lgs 74/2000 introduce, inoltre, una specifica eccezione ai principi sul concorso di persone stabilendo che l'emittente di fatture per operazioni inesistenti non concorre con chi utilizza tali fatture in dichiarazione e commette, dunque, il reato di dichiarazione fraudolenta fissato all'art. 2.

Quanto alla nozione di "inesistenza", la stessa può declinarsi in senso oggettivo o soggettivo: l'inesistenza può dirsi oggettiva nel caso in cui sia stata documentata in fattura un'operazione mai avvenuta o avvenuta solo in parte; trattasi invece di inesistenza soggettiva allorché l'operazione sia avvenuta tra soggetti differenti da quelli indicati in fattura ed in tal senso la giurisprudenza di legittimità ha precisato che "la falsità può essere riferita anche all'indicazione dei soggetti con cui è intercorsa l'operazione, intendendosi per "soggetti diversi da quelli effettivi", ai sensi del citato d.lgs., art 1, lett. a), coloro che, pur avendo apparentemente emesso il documento, non hanno effettuato la prestazione, sono irreali, come nel caso di nomi di fantasia, o non hanno avuto alcun rapporto con il contribuente finale" (v. Cass., Sez. III, n. 47823/2017).

Elementi sintomatici a tal fine valorizzatoli sono non soltanto la situazione contabile-patrimoniale degli enti, ma altresì la concreta organizzazione aziendale e l'idoneità della stessa alla realizzazione delle operazioni indicate nei documenti fiscali, in modo da verificare che l'impresa/società non sia un mero schermo fittizio per il compimento dell'operazione illecita (cfr. Cass., Sez. III, n. 1968/2018).

Per quanto più specificamente attiene al piano dell'accertamento, la Suprema Corte di Cassazione ha poi chiarito come "Ai fini della configurabilità del delitto di emissione di fatture od altri documenti per operazioni soggettivamente inesistenti, quando risulti provata dalla pubblica accusa la fittizietà dell'intestazione delle fatture, è onere del soggetto emittente dimostrare la corrispondenza fra il dato fattuale, relativo ai rapporti giuridici che si affermano essere effettivamente intercorsi, e quello documentale, attraverso il quale tali rapporti sono attestati" (v. Cass., sez. III, n° 34534/2017), mentre - in linea generale - il giudice penale, se certo non è vincolato dalle valutazioni compiute in sede di accertamento tributario, può tuttavia con adeguata motivazione apprezzare gli elementi induttivi in detta sede valorizzati per trarne elementi probatori, che ritenga idonei a sorreggere il suo convincimento obiettivo (v. Cass., sez. III, n° 28710/2017).

Per quel che invece concerne il nesso di imputazione soggettiva, lo stesso si declina - nella fattispecie in parola - nel dolo specifico: è dunque necessario che in capo all'agente risieda la consapevolezza e volontà di realizzare la specifica condotta sanzionata, cioè di emettere o rilasciare le fatture per operazioni inesistenti al fine specifico di consentire a terzi di dichiarare il falso al fisco (cfr. Cass., sez. III, n° 17525/2010).

Venendo al tema della prescrizione, il termine varia a seconda della data di commissione del reato:

  1. Se il reato è stato commesso prima del 1 gennaio 2020, la prescrizione maturerà dopo 10 anni dalla data di commissione del fatto;

  2. Se il reato è stato commesso dopo il 1 gennaio 2020, la prescrizione maturerà: dopo 10 anni nell'ipotesi più lieve (comma 2 bis); dopo 13 anni e 4 mesi nell'ipotesi più grave (comma 1).


2. Esempi

Esempio 1

"Tizio, imputato del delitto di cui all'art. 8 comma 3° D. L.vo n.74/2000 perché, nellasua qualità di legale rappresentante dell'Associazione Sportiva Dilettantistica "Alfa" con sede in (omissis) via (omissis) n.(omissis), al fine di consentire alla società "CA. SP. Spa" con sede in (omissis) via (omissis) n. (omissis), l'evasione delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto emetteva o, comunque, rilasciava nei confronti della predetta società le fatture:

n. 11/14 del 27.11.2014 dell'importo di Euro 15.000,00 oltre ad Euro 3.300,00 di I.V.A.,

n. 08/13 del 11.11.2013 dell'importo di Euro 15.000,00 oltre ad Euro 3.300,00 di I.V.A.,

n. 15/11 del 08.11.2011 dell'importo di Euro 15.000,00 oltre ad Euro 3.300,00 di I.V.A.,

n. 17/10 del 21.12.2010 dell'importo di Euro 10.000,00 oltre ad Euro 2.000,00 di I.V.A.,

n. 14/12 dei 11.12.2012 dell'importo di Euro 15.000,00 oltre ad Euro 3.150,00 di I.V.A.,

relative ad operazioni oggettivamente inesistenti".


Esempio 2

"Tizio, imputato per il reato p. e p. dagli artt. 81 cpv c.p. 8 D. Lgs. 74/2000 perché in esecuzione del medesimo disegno criminoso, emetteva al fine di consentire a terzi l'evasione delle imposte fatture per operazioni oggettivamente inesistenti negli anni 2013-2014-2015-2016, in particolare emetteva fatture nei confronti della società "Alfa. s.a.s." relativamente all'acquisto di tartufi:

- Nell'anno 2013 per un imponibile di Euro 294.053,00 oltre Iva per 62.500 per un importo complessivo di Euro 356.553,00;

- Nell'anno 2014 sempre nei confronti della stessa società e con la stessa causale per un imponibile di Euro 176.954,00 e IVA pari a Euro 38.823,00 per complessivi 215.777,00;

- Nell'anno 2015 per un imponibile di Euro 65.705,00 oltre IVA pari a Euro 25.610,00 per un totale di Euro 142.302,00;

- Nell'anno 2016 per un imponibile di Euro 65.705,00 oltre IVA 14.429,00 per un totale di Euro 80.134,00".

3. La riforma dei reati tributari del 2019

La legge 19 dicembre 2019, n. 157, pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 301 del 24 dicembre 2019, ha convertito con modificazioni il decreto legge 26 ottobre 2019; intitolato “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili". L'art. 39 del d.I. è intervenuto sul testo del d.lgs. 74/2000, recante “Nuova disciplina dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto, a norma dell'articolo 9 della legge 25 giugno 1999, n. 205", a distanza di quasi cinque anni dalla riforma compiuta dal d. Igs. 24 settembre 2015, n. 158.

In particolare, con questa disposizione:

- sono state innalzate le cornici edittali delle principali fattispecie penal - tributarie; 

- sono state previste alcune circostanze attenuanti; 

- sono state abbassate le soglie di rilevanza penale dell'imposta evasa o degli elementi attivi sottratti all'imposizione;

- è stata estesa la confisca “in casi particolari” prevista dall'art. 240- bis cod. pen. a specifiche figure di reati tributari;

- sono state inserite alcune fattispecie penal - tributarie nel catalogo dei reati ‘“presupposto” della responsabilità degli enti per illeciti amministrativi dipendenti da reato ex d.Igs. n. 231 del 2001.

L'obiettivo perseguito è rappresentato dall'inasprimento della risposta penale all'illecito fiscale, con il potenziamento, in particolare, degli strumenti cautelari reali adoperabili.

L'art. 39, comma 3, d.l. n. 124 del 2019, in particolare, dispone che le novità sopra elencate hanno efficacia dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto, che è intervenuta il 24 dicembre 2019, mentre le disposizioni di cui alla lett. q) dell'art. 39, comma 1, concernenti l'estensione ai reati tributari della confisca “in casi particolari” o “allargata” si applicano esclusivamente alle condotte poste in essere successivamente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto.

E’ stato emanato, pertanto, un provvedimento “ad urgenza differita”, che potrebbe comportare la necessità di valutare l'effettiva sussistenza dei requisiti di necessità e urgenza caratterizzanti le materie fatte oggetto di decretazione governativa ai sensi dell'art. 77 Cost.

3. Le novità introdotte dalla riforma del 2019 in relazione al reato di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti di cui all'art. 8 d.lgs 74/2000

Con l'art. 39, comma 1, lett. 1) e m), d.l. n. 124 del 2019, conv. in legge n. 157 del 2019, è stato modificato il delitto di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti di cui all'art. 8 d.lgs. n. 74 del 2000, che punisce chiunque, al fine di consentire a terzi l'evasione delle imposte sui redditi o sul valore aggiunto, emette o rilascia fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

Con riferimento alla configurabilità di questo illecito, di recente, è stato ribadito che non è necessario, sotto il profilo soggettivo, che il fine di favorire l'evasione fiscale di terzi attraverso l'utilizzo delle fatture emesse sia esclusivo, essendo integrato anche quando la condotta sia commessa per conseguire anche un concorrente profitto personale (Sez. 3, n. 39316 del 24/05/2019, Tosi, Rv. 277162), così come è stato ribadito che la disposizione prevista dall'art. 9 d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, che, ali fine di evitare che la medesima condotta sostanziale sia punita due volte, esclude la configurabilità del concorso di chi emette la fattura per operazioni inesistenti nel reato di chi se ne avvale e viceversa, non impedisce il concorso nell'emissione della fattura, secondo le regole ordinarie dell'art. 110 cod. pen., di soggetti diversi dall'utilizzatore (Sez. 3, n. 51468 del 18/06/2018, Mori, Rv. 274208).

Il delitto in esame, inoltre, è reato istantaneo che si consuma nel momento di emissione della fattura ovvero, ove si abbiano plurimi episodi nel medesimo periodo di imposta, nel momento di emissione dell'ultima di esse, non essendo richiesto che il documento pervenga al destinatario, né che quest'ultimo loutilizzi (Sez. 3, n. 47459 del 05/07/2018, Melpignano, Rv. 274865).

Anche in questo caso, con il d.l. n. 124 del 2019 la pena è stata aumentata, analogamente a quanto fatto per il parallelo delitto di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. La cornice edittale è adesso fissata da 4 a 8 anni di reclusione.

Nell'art. 8 d.lgs. n. 74 del 2000, poi, è stato inserito un comma 2-bis che prevede un'attenuante e che, quindi, fissa una pena più bassa, corrispondente a quella previgente (ovvero reclusione da un anno e sei mesi a 6 anni), quando l'importo indicato nelle fatture o nei documenti e relativo ad operazioni inesistenti è inferiore, per il periodo d'imposta considerato, ad euro 100.000.

L'art. 39, comma 1, lett. q), poi, ha esteso l'istituto della confisca allargata anche a questo reato, ma solo quando l'importo non rispondente al vero indicato nelle fatture o nei documenti è superiore a euro 200.000.

Dunque, mentre per l'applicazione della pena più grave è sufficiente che gli elementi passivi fittizi ammontino a 100 mila euro, per l'applicazione della confisca allargata tale importo deve essere raddoppiato.

Fonte: Relazione su novità normativa La legge 19 dicembre 2019, n. 157 di conversione del decreto legge 26 ottobre 2019, n. 124, “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili”: Profili penalistici. Rel.: 3/20 Roma, 9 gennaio 2020

4. La giurisprudenza sul reato

Cassazione penale , sez. fer. , 08/08/2023 , n. 34824

In tema di reati tributari, in caso di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti relative al medesimo periodo di imposta, si configura un unico reato, che si consuma alla data dell'ultima fattura, pure se l'emissione sia avvenuta nella veste di legale rappresentante di società diverse, dovendosi fare riferimento, ai fini dell'unificazione in un medesimo reato dell'emissione di più fatture, non tanto all'identità del responsabile-persona fisica, quanto a quella del soggetto-contribuente cui l'emissione è imputabile.


Cassazione penale , sez. III , 01/03/2023 , n. 16576

In tema di reati tributari, il delitto di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti è configurabile anche nel caso di fatturazione solo soggettivamente falsa, in cui l'operazione oggetto di imposizione fiscale sia stata effettivamente eseguita e non vi sia, tuttavia, corrispondenza soggettiva tra il prestatore indicato nella fattura o altro documento fiscalmente rilevante e il soggetto giuridico che abbia erogato la prestazione, in quanto, anche in tal caso, è possibile conseguire il fine illecito indicato dalla norma, ovvero consentire a terzi l'evasione delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto. (In motivazione, la Corte ha precisato che il delitto si configura anche nel caso in cui non sia stato individuato il soggetto che abbia erogato la prestazione e in quello in cui non sia stato accertato che si sia concretamente verificata un'evasione d'imposta).


Tribunale , Treviso , 07/11/2022 , n. 1072

È integrato il reato di cui all' art. 8 D.lgs 74/2000 nel caso in cui la società abbia registrato movimenti annui per un determinato importo i quali tuttavia non risultano tra i movimenti in uscita, neppure senza causale, evidenziando l'inesistenza delle operazioni ovvero sovrafatturazione qualitativa. Ciò in quanto sono oggetto di repressione penale tutte le divergenze tra realtà commerciale e quella documentale.


Cassazione penale , sez. III , 13/10/2022 , n. 42012

Integra il delitto di emissione di fatture per operazioni inesistenti chi, monetizzando il credito da superbonus 110% tramite cessione o 'sconto in fattura', emetta fatture 'in acconto' inerenti a spese per opere non ancora ultimate e, anche solo, prive di uno 'stato di avanzamento lavori'. L'emissione di tali fatture, invero, simula l'esistenza di spese non ancora sostenute e, comunque, crea fittiziamente il presupposto costitutivo del diritto alla detrazione.


Tribunale , Potenza , 06/06/2022 , n. 800

Soggetto attivo del reato di cui all' art. 8 D.lgs. n. 74/2000 , per il reato di produzione di fatture o documenti per operazioni inesistenti al fine di evadere l'IVA, può essere chiunque, che sia un soggetto obbligato o meno alla tenuta delle scritture contabili ed emetta una fattura al fine di consentire anche ad un soggetto terzo l'indebito fraudolento dell'imponibile fiscale.


Cassazione penale , sez. III , 20/01/2022 , n. 20551

In relazione al reato di cui all' articolo 8 del decreto legislativo n. 74 del 2000 , consistente nella emissione di fatture per operazioni inesistenti al fine di consentire a terzi di evadere le imposte, la confisca diretta o per equivalente, come il sequestro preventivo finalizzato a essa, del profitto del reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti non può essere disposta sui beni dell'emittente per il valore corrispondente al profitto conseguito dall'utilizzatore delle fatture medesime, poiché il regime derogatorio previsto dall'articolo 9 dello stesso decreto legislativo - escludendo la configurabilità del concorso reciproco tra chi emette le fatture per operazioni inesistenti e chi se ne avvale - impedisce l'applicazione in questo caso del principio solidaristico, valido nei soli casi di illecito plurisoggettivo. Pertanto, in tale specifica fattispecie, l'entità dei beni confiscabili deve essere rapportata non al profitto eventualmente conseguito dai terzi per effetto della emissione di fatture aventi ad oggetto operazioni inesistenti, ma solo al prezzo del reato, cioè all'eventuale compenso che l'emittente abbia percepito per l'emissione delle fatture.


Cassazione penale , sez. V , 13/01/2022 , n. 15630

In tema di divieto di bis in idem, il precedente giudizio per il delitto di emissione di fatture per operazioni inesistenti non preclude quello successivo per bancarotta fraudolenta impropria, non sussistendo tra le due fattispecie criminose l'idem factum. (In motivazione, la Corte ha precisato che, mentre il primo è un reato di mera condotta e a dolo preterintenzionale, il secondo è un reato di danno - caratterizzato dall'aver cagionato o contribuito a cagionare il fallimento della società - e dolo specifico).


Tribunale , Frosinone , 11/01/2022 , n. 1920

In tema di reati tributari, atteso che l' art. 8, comma 2 del D.Lgs. 10 marzo 2000 n. 74 considera il delitto di emissione di fatture per operazioni inesistenti come reato unico, anche nel caso di rilascio di una pluralità di fatture nel medesimo periodo di imposta, il termine di prescrizione del reato inizia a decorrere non dalla data di commissione di ciascun episodio, ma dall'ultimo di essi.


Cassazione penale , sez. III , 24/11/2021 , n. 9440

In caso di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti relative al medesimo periodo di imposta, si configura un unico reato, che si consuma alla data dell'ultima fattura, pur se l'emissione sia avvenuta nella veste di legale rappresentante di società diverse.


Cassazione penale , sez. III , 16/07/2021 , n. 37933

In tema di competenza per territorio relativa ai reati di emissione di più fatture per operazioni inesistenti, il criterio del luogo di iscrizione nel registro degli indagati del primo procedimento penale dettato dall' articolo 18, comma 3, del decreto legislativo n. 74 del 2000 , opera unicamente con riguardo a più condotte di emissione riguardanti il medesimo periodo di imposta e non anche nel caso di emissione relativa a periodi di imposta diversi. Infatti, nel caso di più fatture per operazioni inesistenti relative a periodi di imposta diversi, la competenza per territorio si determina sulla base dei criteri dettati dall' articolo 8 del Cpp , cui rimanda il comma 1 del citato articolo 18, per effetto del quale è competente il giudice del luogo di accertamento del reato: luogo che, per i reati tributari, va individuato avendo riguardo nella sede dell'Ufficio in cui è stata compiuta una effettiva valutazione degli elementi che depongono per la sussistenza della violazione, essendo invece irrilevante a tal fine il luogo di acquisizione dei dati e delle informazioni da sottoporre a verifica.


Cassazione penale , sez. III , 21/04/2021 , n. 26575

In tema di reati tributari, il profitto del reato confiscabile è costituito dal risparmio economico derivante dalla sottrazione degli importi evasi alla loro destinazione fiscale, essendo indifferente se l'imposta evasa, in concreto, sia stata non pagata o portata a credito dal contribuente. L'evasione di un'imposta, tuttavia, è dato indefettibile per poter affermare che un profitto illecito vi è stato, non essendo invece sufficiente che, a fronte di un credito i.v.a. non spettante - maturato per l'indicazione nella dichiarazione di una fattura per operazioni inesistenti ed eventualmente fruibile in futuro - lo stesso non sia mai stato in concreto utilizzato per evitare il pagamento di imposte dovute.


Tribunale , Vicenza , 18/02/2021 , n. 990

È integrato il reato di cui all' art. 8 D.Lgs. n. 74/2000 la mancata emissione di prestazioni fatturate evidenziando in concreto l'oggettiva inesistenza delle medesime operazioni, risultando integrato l'elemento soggettivo della fattispecie contraddistinta dal dolo specifico vista il comportamento dell'imputato che ha omesso di presentare anche le dichiarazioni dei redditi delle medesime annualità.


Tribunale , Salerno , sez. I , 31/01/2020 , n. 113

Risponde del reato di cui all' art. 8 D.Lgs. n. 74/2000 , di emissione di fatture o documenti per operazioni inesistenti, il titolare dell'azienda che risulti inesistente e che abbia posto in essere il meccanismo delle frodi c.d. carosello, utilizzando la sospensione dell'imposta al fine di non versare l'IVA, mediante finte operazioni di cessione della stessa merce che nello stesso giorno era trasferita a più soggetti, con prezzo finale stracciato.


Cassazione penale , sez. II , 03/12/2019 , n. 9755

Il pagamento di fatture emesse per operazioni inesistenti, con successiva retrocessione dei relativi importi in contanti, integra il reato di autoriciclaggio, configurandosi un impiego in attività economiche e finanziarie dell'utilità di provenienza illecita. (In motivazione la Corte ha sottolineato la rilevanza economica e finanziaria, oltre che fiscale, di tali documenti contabili a seguito della loro annotazione nei prescritti registri, nonché dei relativi pagamenti, in quanto determinano la contabilizzazione di costi comportanti un abbattimento dei ricavi dell'imprenditore).


Cassazione penale , sez. III , 06/11/2019 , n. 6509

In tema di reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti, la mancata indicazione specifica dei soggetti beneficiari delle stesse nel capo di imputazione non comporta alcuna genericità o indeterminatezza della contestazione del delitto di cui all' art. 8 d.lg. 10 marzo 2000, n. 74 , allorché tali soggetti siano agevolmente identificabili in forza di elementi fattuali che ne rendano comunque possibile l'individuazione. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto sufficientemente determinato il capo di imputazione che si riferiva a tutte le fatture dell'anno 2011).


Cassazione penale , sez. III , 15/07/2019 , n. 42147

Il reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti di cui all' art. 8 d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74 , si configura anche nell'ipotesi di fatture emesse a favore di ditte cartiere, sul presupposto della falsa dichiarazione di intento per l'esportazione e con la consapevole finalità di consentire a terzi di evadere le imposte ovvero di conseguire un indebito rimborso o un inesistente credito di imposta.


assazione penale , sez. III , 24/05/2019 , n. 39316

In tema di reati tributari, ai fini della configurabilità del reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti, non è necessario, sotto il profilo soggettivo, che il fine di favorire l'evasione fiscale di terzi attraverso l'utilizzo delle fatture emesse sia esclusivo, essendo integrato anche quando la condotta sia commessa per conseguire anche un concorrente profitto personale.


Cassazione penale , sez. III , 28/09/2018 , n. 53319

In tema di reati tributari, il delitto di emissione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti è configurabile esclusivamente in caso di fatturazione che presenta una diversità tra uno o entrambi i soggetti indicati nel documento e coloro che hanno posto in essere l'operazione oggetto di imposizione fiscale e, pertanto, ha rilievo penale la sola identità individuale del soggetto e non le diverse qualifiche, qualità o altri elementi che connotano il soggetto dell'operazione inesistente. (Fattispecie in cui la Corte ha annullato la sentenza di merito che aveva ravvisato l'inesistenza soggettiva con riguardo alla mancanza nell'acquirente della qualità di soggetto esente IVA).


Cassazione penale , sez. III , 28/09/2018 , n. 53319

Il reato di emissione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti è configurabile esclusivamente in presenza di fatture che riferiscono l'operazione a soggetti diversi da quelli effettivi, assumendo rilevanza penale solo la diversità tra uno o entrambi i soggetti indicati in fattura rispetto a coloro che hanno posto in essere l'operazione indicata. Ne consegue che tale diversità non riguarda qualifiche, qualità o altri elementi del soggetto o dei soggetti dell'operazione inesistente, bensì la sola identità individuale, che identifica il soggetto rispetto a terze parti (nella specie, la Corte ha ritenuto errata la tesi secondo cui l'inesistenza soggettiva potesse affermarsi con riguardo alla mera mancanza nell'acquirente commerciale della qualità di soggetto esente Iva).


Cassazione penale , sez. III , 05/07/2018 , n. 47459

Il delitto di emissione di fatture per operazioni inesistenti, previsto dall' art. 8 d.lg. 10 marzo 2000, n. 74 , è reato istantaneo che si consuma nel momento di emissione della fattura ovvero, ove si abbiano plurimi episodi nel medesimo periodo di imposta, nel momento di emissione dell'ultima di esse, non essendo richiesto che il documento pervenga al destinatario, né che quest'ultimo lo utilizzi. (Fattispecie in cui la Suprema Corte, ai fini della decorrenza del termine di prescrizione del reato, ha tenuto conto della data riportata sulla fattura, in assenza di altri elementi da cui desumere la data reale di emissione del documento).

Le ultimissime dalla Cassazione

Ridefinizione del reato di dichiarazione infedele: limiti di punibilità e sottofatturazione
Cassazione penale sez. III, 27/03/2019, n.19228
Dichiarazione infedele: reato istantaneo perfezionato con la presentazione della dichiarazione annuale
Cassazione penale sez. III, 08/04/2019, n.23810
Dichiarazione infedele: errore sulla norma tributaria non esclude il dolo, salvo incertezza inevitabile"
Cassazione penale sez. III, 08/04/2019, n.23810
Reati tributari: contabilità semplificata non esonera dall’obbligo di tenuta dei libri e scritture contabili
Cassazione penale sez. III, 08/04/2019, n.24152
Non punibilità per i reati tributari ex art. 4 e 5 D.Lgs. 74/2000 in caso di ravvedimento operoso e pagamento integrale
Cassazione penale sez. III, 22/10/2019, n.48029
Reati tributari: richiesta di pena ammessa solo con pagamento del debito prima del dibattimento
Cassazione penale sez. III, 02/10/2019, n.47287
Dichiarazione infedele: esclusa l'applicazione del falso innocuo o grossolano per reati tributari
Cassazione penale sez. III, 07/11/2019, n.8969
Dichiarazione infedele e imponibilità dei redditi confiscati: rilevanza del periodo d'imposta per il sequestro
Cassazione penale sez. III, 14/02/2020, n.18575
Dichiarazione infedele IRPEF: reato configurabile anche su redditi illeciti, salvo sequestro o confisca nello stesso periodo
Cassazione penale sez. III, 14/02/2020, n.18575
Dichiarazione infedele: calcolo dell'imposta evasa per società in accomandita semplice basato sul reddito dei singoli soci
Cassazione penale sez. III, 14/09/2020, n.31195
Dichiarazione infedele: omessa dichiarazione di somme all'estero non configura reato ex art. 4 D.Lgs. 74/2000
Cassazione penale sez. VI, 04/05/2021, n.19849
Non sussiste il rapporto di specialità tra il reato di dichiarazione infedele e gli illeciti amministrativi del D.Lgs. n. 471/1997
Cassazione penale sez. III, 15/10/2021, n.2245
Dichiarazione infedele: mancata compilazione dei quadri RG/RF rilevante ai fini del reato ex art. 4 D.Lgs. 74/2000
Cassazione penale sez. III, 22/12/2021, n.5141
Dichiarazioni integrative: applicabilità dell’art. 4 D.Lgs. 74/2000 per superamento delle soglie di punibilità
Cassazione penale sez. III, 18/11/2022, n.10726
Dichiarazione infedele: reato istantaneo perfezionato con la dichiarazione annuale, irrilevante la comunicazione IVA
Cassazione penale sez. III, 14/12/2022, n.381
Dichiarazione infedele: configurabile per omissione di quadri essenziali ai fini del reddito imponibile
Cassazione penale sez. III, 17/01/2023, n.18532
Dichiarazione infedele: condanna confermata per contabilità parallela e accordi su prestazioni senza fattura
Cassazione penale sez. III, 11/04/2024, n.26527
Obbligo di dichiarazione dei redditi in Italia per società estere con stabile organizzazione
Cassazione penale sez. III, 27/11/2019, n.10098
Omessa dichiarazione IVA: competenza del giudice penale nel determinare l'imposta evasa basata su dati reali
Cassazione penale sez. III, 28/11/2019, n.9959
Omessa dichiarazione dei redditi: applicabilità della non punibilità per tenuità del fatto con importo vicino alla soglia
Cassazione penale sez. III, 20/02/2020, n.16599
Dichiarazione dei redditi tardiva oltre 90 giorni: considerata omessa ma rilevante per la riscossione delle imposte
Cassazione penale sez. III, 12/06/2020, n.23176
Omessa dichiarazione: responsabilità principale dell'amministratore di fatto e concorso del prestanome
Cassazione penale sez. II, 22/12/2020, n.8632
Omessa dichiarazione dei redditi: non punibilità per tenuità del fatto se l'importo è vicino alla soglia di 50.000 euro
Cassazione penale sez. III, 13/05/2021, n.35403
Omessa dichiarazione: applicabile solo in caso di inesistenza totale del documento o mancata trasmissione"
Cassazione penale sez. III, 22/12/2021, n.5141
Reati tributari: obbligo di dichiarazione per il legale rappresentante di società cancellata ma attiva
Cassazione penale sez. III, 16/03/2022, n.20050
Omessa dichiarazione: responsabilità diretta del legale rappresentante anche senza gestione effettiva"
Cassazione penale sez. III, 16/03/2022, n.20050
Omessa dichiarazione ex art. 5 D.Lgs. 74/2000: sufficiente la qualifica di amministratore
Cassazione penale sez. III, 21/09/2022, n.46674
Reati tributari: esclusione della punibilità per tenuità del fatto applicabile per lieve sforamento della soglia
Cassazione penale sez. III, 23/09/2022, n.42614
Omessa dichiarazione: il socio non amministratore risponde solo per i redditi a lui imputabili
Cassazione penale sez. III, 12/10/2022, n.5577
Reati tributari: l’omessa dichiarazione dei redditi societari non integra reato per gli eredi dei soci"
Cassazione penale sez. III, 06/12/2022, n.8743
Omessa dichiarazione: responsabilità dell'amministratore di diritto anche se prestanome per mancata vigilanza
Cassazione penale sez. III, 16/12/2022, n.20664
Elemento soggettivo nel reato di omessa dichiarazione: superamento della soglia come dolo o condizione oggettiva di punibilità
Cassazione penale sez. V, 03/02/2023, n.21638
Reati tributari: determinazione dell’imposta evasa basata su elementi documentali e non su presunzioni
Cassazione penale sez. III, 14/03/2023, n.17214
La mancata compilazione di un quadro della dichiarazione non configura il reato di omessa dichiarazione
Cassazione penale sez. III, 16/05/2023, n.32130
Omessa dichiarazione: per il dolo specifico serve più della consapevolezza dell'imposta evasa
Cassazione penale sez. III, 04/07/2023, n.44170
IVA dovuta anche su fatture false, indipendentemente dall’incasso, con obbligo di dichiarazione
Cassazione penale sez. III, 24/10/2023, n.10233
Reati tributari: i proventi illeciti costituiscono reddito imponibile anche se utilizzati per ripianare debiti altrui
Cassazione penale sez. III, 30/01/2024, n.10461
Sequestro preventivo e confisca: obbligo di motivazione del periculum in mora per il delitto di indebita compensazione
Cassazione penale sez. III, 04/11/2022, n.49491
Reati tributari: indebita compensazione configurabile per crediti d’imposta ceduti legati al superbonus 110%
Cassazione penale sez. III, 16/11/2022, n.45558
Indebita compensazione: il reato ex art. 10-quater è a consumazione prolungata, non permanente
Cassazione penale sez. III, 18/11/2022, n.2351
Indebita compensazione ex art. 10-quater: reato configurato per omesso versamento di debiti tributari e non tributari"
Cassazione penale sez. III, 01/12/2022, n.552
Indebita compensazione: perfezionamento del reato con l’ultimo F24 e calcolo del profitto confiscabile
Cassazione penale sez. III, 10/02/2023, n.23962
Confisca diretta per indebita compensazione: somme sul conto della società come profitto del reato
Cassazione penale sez. III, 24/10/2023, n.6576
Indebita compensazione: art. 10-quater non richiama la definizione di crediti inesistenti dell’art. 13 D.Lgs. 471/1997
Cassazione penale sez. III, 14/11/2023, n.6
Indebita compensazione: competenza territoriale definita dal luogo dell’ultima utilizzazione del credito inesistente
Cassazione penale sez. III, 14/11/2023, n.3038
Indebita compensazione: irrilevante ai fini penali la definizione di crediti inesistenti ex art. 13 D.Lgs. 471/1997
Cassazione penale sez. III, 14/11/2023, n.6
Indebita compensazione: reato configurato per uso di crediti inesistenti, indipendentemente dalla natura del tributo
Cassazione penale sez. II, 14/12/2023, n.13541
Indebita compensazione: consumazione del reato e competenza territoriale
Cassazione penale sez. III, 14/02/2024, n.23935
Indebita compensazione: configurabile senza produzione del modello F24 se la prova è fornita con altri mezzi
Cassazione penale sez. III, 14/02/2024, n.24254
Indebita compensazione: obbligo di verifica delle condizioni del credito d’imposta acquisito tramite cessione
Cassazione penale sez. III, 14/02/2024, n.24254
Indebita compensazione: superamento della soglia di punibilità per crediti inesistenti valutato su base annua
Cassazione penale , sez. III , 19/04/2024 , n. 30092
Dichiarazione fraudolenta: reato configurato per divergenze documentali oggettive, soggettive e sovrafatturazione
Cassazione penale sez. II, 12/01/2024, n.8310
Reati tributari: rilevanza della divergenza tra realtà e documentazione nelle false fatture ex art. 2 D.Lgs. 74/2000
Cassazione penale sez. III, 22/03/2024, n.29347
Dichiarazione fraudolenta con fatture false: rilevanza della falsità ideologica o materiale
Cassazione penale sez. III, 28/03/2024, n.18615
Reati tributari: dichiarazione fraudolenta configurabile per operazioni inesistenti e dolo eventuale con finalità evasiva
Cassazione penale sez. III, 11/04/2024, n.32106
Reati tributari: l'affermazione della natura fittizia degli elementi passivi è legittima se i fornitori sono inesistenti e le fatture generiche
Cassazione penale sez. III, 12/04/2024, n.29355
Dichiarazione fraudolenta: il reato si consuma con la presentazione della dichiarazione mendace agli uffici finanziari
Cassazione penale sez. III, 23/05/2024, n.34394
Dichiarazione fraudolenta: reato configurato per uso di fatture da contratto apparente per occultare somministrazione irregolare di manodopera
Cassazione penale sez. III, 23/05/2024, n.34408
Reati tributari: accesso al patteggiamento subordinato al pagamento integrale del debito tributario
Cassazione penale sez. III, 31/05/2024, n.24340
Dichiarazione fraudolenta: reato configurato per uso di fatture relative a prestazioni dichiarate ma non eseguite
Cassazione penale sez. III, 20/06/2024, n.36333
Dichiarazione fraudolenta: esclusa per importi in fattura maggiorati ma effettivamente corrisposti
Cassazione penale sez. III, 20/06/2024, n.36333
Dichiarazione fraudolenta ex art. 2 D.Lgs. 74/2000: è un reato di pericolo che si perfeziona con la presentazione della dichiarazione
Cassazione penale sez. III, 14/06/2024, n.38488
Reati tributari: continuità normativa tra le versioni del reato di dichiarazione fraudolenta ex art. 3 D.Lgs. 74/2000
Cassazione penale sez. III, 06/06/2024, n.37642
Reati tributari: visto di conformità leggero IVA senza presupposti costituisce contributo concorsuale al reato di dichiarazione fraudolenta
Cassazione penale sez. III, 13/02/2024, n.14954
Indebita compensazione di crediti non spettanti: configurabilità per compensazione sia verticale che orizzontale
Cassazione penale sez. III, 25/06/2024, n.39478
Dichiarazione fraudolenta e infedele: prevalenza dell’art. 2 D.Lgs. 74/2000 per condotte fraudolente
Cassazione penale sez. III, 28/06/2024, n.38494
Dichiarazione fraudolenta con fatture false: configurazione del reato e differenza con l'art. 4 D.Lgs. 74/2000
Cassazione penale sez. III, 04/07/2024, n.39483
Reati tributari: distinzione tra gli articoli 2, 3 e 4 del D.Lgs. 74/2000 sulla base della natura fraudolenta
Cassazione penale sez. III, 04/07/2024, n.39971
Reati tributari: responsabilità penale per uso di fatture false se dimostrata l’inesistenza delle operazioni e la natura di 'cartiera' delle società
Cassazione penale sez. III, 09/07/2024, n.33280
Il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti è un reato istantaneo
Cassazione penale sez. fer., 29/08/2024, n.36458
Reati tributari: configurabile la dichiarazione fraudolenta anche se la falsa documentazione è creata dall’utilizzatore
Cassazione penale sez. III, 14/02/2024, n.13364
Dichiarazione fraudolenta: adempimento del debito tributario esclude il sequestro preventivo del profitto del reato
Cassazione penale , sez. III , 20/06/2024 , n. 32282
Reati tributari: non punibile l’indicazione di fatture con prezzi non congrui se l’operazione è reale
Cassazione penale sez. III, 14/03/2024, n.26520
Omesso versamento di ritenute certificate: non basta l'invio all'ADE della dichiarazione del sostituto d'imposta
Cassazione penale sez. III, 07/03/2024, n.18214
Omesso versamento di ritenute dovute o certificate: non può farsi riferimento al criterio della sede effettiva del contribuente
Cassazione penale sez. III, 16/05/2024, n.32280
L'amministratore di diritto risponde del reato di omessa dichiarazione come autore principale e non ex art. 40 c.p.
Cassazione penale sez. fer., 13/08/2024, n.32671
Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti
Cassazione penale sez. fer., 08/08/2023, n.34824
Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti: sulla violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza
Cassazione penale sez. V, 21/09/2023, n.43778
Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti: è integrato, con riguardo alle imposte dirette, anche dall'inesistenza soggettiva
Cassazione penale sez. III, 27/09/2023, n.50314
Omesso versamento IVA: in tema di competenza territoriale
Cassazione penale sez. I, 24/09/2014, n.44274
Omesso versamento IVA: responsabilità del liquidatore di società
Cassazione penale sez. III, 29/10/2014, n.5921
Omesso versamento IVA: questione di legittimità costituzionale
Cassazione penale sez. III, 11/11/2014, n.52038
Omesso versamento IVA: questioni intertemporali
Cassazione penale sez. III, 25/11/2014, n.15824
Omesso versamento IVA: non punibilità per particolare tenuità del fatto
Cassazione penale sez. III, 05/05/2015, n.40774
Omesso versamento IVA: annullamento senza rinvio
Cassazione penale sez. V, 03/06/2015, n.25532
Omesso versamento IVA: imputato assolto per fallimento e dismissione cariche sociali
Tribunale Perugia, 04/06/2015, n.747
Omesso versamento IVA: configurabilità del dolo eventuale
Cassazione penale sez. III, 24/06/2015, n.34927
Omesso versamento IVA: non punibilità per particolare tenuità del fatto
Cassazione penale sez. III, 09/09/2015, n.43599
Omesso versamento IVA: assenza di rapporto di specialità con truffa aggravata
Cassazione penale sez. III, 17/11/2015, n.15922
Omesso versamento IVA: particolare tenuità del fatto
Cassazione penale sez. III, 19/11/2015, n.18680
Omesso versamento di IVA: causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto
Cassazione penale sez. III, 20/11/2015, n.13218
Omesso versamento IVA: la particolare tenuità del fatto e l'ammontare non pagato
Cassazione penale sez. III, 19/01/2016, n.9936
Omesso versamento IVA: ammissione al concordato preventivo e responsabilità penale
Cassazione penale sez. III, 04/02/2016, n.12912
Omesso versamento IVA: definizione di profitto del reato
Cassazione penale sez. III, 09/02/2016, n.28223
Omesso versamento IVA: l'oggettiva impossibilità di adempiere rileva solo se dovuta a causa di forza maggiore
Tribunale Bari sez. II, 15/02/2016, n.845
Omesso versamento IVA: assoluzione
Tribunale Napoli Nord sez. I, 22/02/2016, n.286
Omesso versamento IVA: integra causa di forza maggiore l’assoluta impossibilità di scelta e non la semplice difficoltà
Tribunale Bari sez. II, 22/02/2016, n.969
Omesso versamento IVA: sulla responsabilità del liquidatore subentrato
Cassazione penale sez. III, 24/02/2016, n.14744
Omesso versamento IVA: il curatore fallimentare non può proporre opposizione al sequestro neppure agendo in rappresentanza dei creditori
Cassazione penale sez. III, 01/03/2016, n.23388
Omesso versamento IVA: il debito deve risultare da dichiarazione del contribuente
Cassazione penale sez. III, 21/04/2016, n.38487
Omesso versamento IVA: il liquidatore subentrato risponde per gli omessi versamenti
Tribunale Bari sez. II, 26/04/2016, n.2310
Omesso versamento IVA: l'omessa azione di recupero crediti esclude l'esimente della forza maggiore
Tribunale Terni, 10/05/2016, n.624
Omesso versamento IVA: il dolo è integrato dalla condotta omissiva posta in essere nella consapevolezza della sua illiceità
Tribunale Bari sez. II, 16/05/2016, n.2706
Omesso versamento IVA: sull'interruzione della prescrizione
Cassazione penale sez. III, 07/06/2016, n.44584
Omesso versamento IVA: sempre sequestrabile il denaro nei conti correnti della società
Cassazione penale sez. III, 05/07/2016, n.37172
Omesso versamento IVA: Prescrizione del reato di evasione dell'Iva
Tribunale Como, 13/07/2016, n.1599
Omesso versamento IVA: sulla formula di assoluzione in caso di mancato superamento della soglia di punibilità
Tribunale Napoli Nord sez. II, 18/07/2016, n.1676
Omesso versamento IVA: sulla formula assolutoria da utilizzare in ipotesi di mancata integrazione della soglia di punibilità
Tribunale Napoli Nord sez. I, 22/09/2016, n.1864
Omesso versamento IVA: sull'esclusione dei principi della sentenza Taricco
Cassazione penale sez. III, 16/12/2016, n.16458
Omesso versamento IVA: sulla configurabilità del reato
Tribunale Spoleto, 17/01/2017, n.11
Omesso versamento IVA: sull'adempimento del debito tributario prima della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado
Cassazione penale sez. III, 19/01/2017, n.29544
Omesso versamento IVA: ne risponde l'amministratore in carica al momento in cui sorge l'obbligo di versamento
Cassazione penale sez. III, 20/01/2017, n.18834
Omesso versamento IVA: sulla scriminante della crisi di liquidità
Cassazione penale sez. III, 01/02/2017, n.15235
Omesso versamento IVA: è sufficiente il consapevole inadempimento dell'imprenditore
Cassazione penale sez. III, 15/02/2017, n.35786
Omesso versamento IVA: sull'ammissione alla procedura di concordato
Cassazione penale sez. III, 15/02/2017, n.35786
Omesso versamento IVA: quando la crisi di liquidità ha efficacia esimente
Tribunale Campobasso, 21/02/2017, n.29
Omesso versamento IVA: legittimo il procedimento penale avviato dopo l applicazione di una sanzione sugli stessi fatti
Corte giustizia UE sez. IV, 05/04/2017, n.217
Omesso versamento IVA: sui doveri dell'imprenditore
Cassazione penale sez. III, 12/04/2017, n.39500
Omesso versamento IVA: la crisi di liquidità non esclude la responsabilità
Cassazione penale sez. III, 12/04/2017, n.39503
Omesso versamento IVA: sul dolo del reato
Cassazione penale sez. III, 21/04/2017, n.47596
Omesso versamento di IVA: sulla crisi di liquidità del debitore
Tribunale Bari sez. II, 23/05/2017, n.2155
Omesso versamento IVA: sulle differenze con il reato di ritenute dovute o certificate di cui all'art. 10-bis del d.lgs. 10 marzo 2000 n. 74
Cassazione penale sez. III, 12/07/2017, n.3647
Omesso versamento IVA: sulla responsabilità dell’amministratore subentrante
Cassazione penale sez. III, 20/07/2017, n.55482
Omesso versamento IVA: sulla responsabilità del curatore fallimentare
Cassazione penale sez. III, 11/10/2017, n.9466
Omesso versamento IVA: va assolto l'imputato se prima della scadenza per il versamento è ammesso al concordato preventivo
Cassazione penale sez. IV, 17/10/2017, n.52542
Omesso versamento IVA: sull'ammissione al concordato con pagamento parziale dell'imposta
Cassazione penale sez. IV, 17/10/2017, n.52542
Omesso versamento IVA: non sussiste se il pagamento dei crediti anteriori era stato vietato dal tribunale
Cassazione penale sez. IV, 17/10/2017, n.52542
Omesso versamento IVA: sull'ordine del Giudice del fallimento di non effettuare pagamenti
Cassazione penale sez. IV, 17/10/2017, n.52542
Omesso versamento IVA: sulla "crisi di liquidità" dell'imprenditore
Cassazione penale sez. III, 09/11/2017, n.11035
Omesso versamento IVA: la somma da versare in caso di mancato versamento IVA è quella risultante dalla dichiarazione del contribuente
Cassazione penale sez. III, 17/11/2017, n.14595
Omesso versamento IVA: l’applicazione della confisca è sottratta alla discrezionalità del giudice
Cassazione penale sez. III, 23/11/2017, n.4750
Omesso versamento IVA: in caso di nuove soglie di punibilità vanno revocate anche le condanne definitive
Cassazione penale sez. III, 28/11/2017, n.10810
Omesso versamento IVA: per accertare il dolo generico va valutata la possibilità di adempiere al pagamento nel termine di legge
Cassazione penale sez. III, 01/12/2017, n.29873
Omesso versamento IVA: la crisi di liquidità giustifica solo se imprevedibile e non altrimenti superabile
Cassazione penale sez. III, 17/01/2018, n.40440
Omesso versamento IVA: sui casi di applicabilità del regime di "IVA per cassa"
Cassazione penale sez. III, 23/01/2018, n.6220
Omesso versamento dell'Iva: il contribuente non può dedurre il mancato pagamento della fattura
Cassazione penale sez. III, 23/01/2018, n.38594
Omesso versamento IVA: sull'abolizione parziale del reato
Cassazione penale sez. III, 13/03/2018, n.15172
Omesso versamento IVA: gli Stati membri non possono avviare procedimenti se nei confronti del soggetto è già stata emessa sanzione amministrativa
Corte giustizia UE grande sezione, 20/03/2018, n.524
Omesso versamento Iva: sulla non punibilità per crisi economica
Cassazione penale sez. III, 28/03/2018, n.37089
Omesso versamento IVA: va condannato l'imprenditore che sceglie di pagare altro, in caso di crisi aziendale
Cassazione penale sez. III, 28/03/2018, n.46684
Omesso versamento IVA, per il superamento della soglia di punibilità non rilevano gli interessi dovuti per il versamento trimestrale
Cassazione penale sez. III, 28/03/2018, n.46953
Omesso versamento IVA: il superamento della soglia di punibilità è elemento costitutivo
Cassazione penale sez. III, 28/03/2018, n.46953
Omesso versamento IVA: la mancata riscossione delle fatture emesse comporta la mancanza del dolo generico nel reato
Tribunale Milano sez. II, 18/04/2018, n.2136
Omesso versamento IVA: legittima la nuova soglia di rilevanza penale
Corte giustizia UE grande sezione, 02/05/2018, n.574
Omesso versamento IVA: va escluso il dolo se l'imprenditore, in caso di crisi, si attivi con una strategia per fronteggiarla
Corte appello L'Aquila, 16/05/2018, n.1266
Omesso versamento IVA: differenze con il delitto di omesso versamento di ritenute dovute o certificate di cui all'art. 10 bis del d.lgs. 10 marzo 2000 n. 74
Tribunale Chieti, 16/05/2018, n.408
Omesso versamento IVA: non sussiste il dolo se l imprenditore ha richiesto di pagare mediante rateizzazione
Corte appello L'Aquila, 16/05/2018, n.1266
Omesso versamento di IVA: differenze con il reato di omesso versamento di ritenute
Tribunale Chieti, 16/05/2018, n.408
Omesso versamento dell'IVA: l'imposta dovuta va valutata sulla base della dichiarazione annuale
Cassazione penale sez. III, 18/05/2018, n.2563
Omesso versamento IVA: ininfluente la presentazione di domanda di ammissione al concordato preventivo
Cassazione penale sez. III, 23/05/2018, n.49795
Omesso versamento Iva: quando è irrilevante la crisi aziendale ai fini della punibilità
Cassazione penale sez. III, 07/06/2018, n.39211
Omesso versamento debito IVA: non può disporsi il sequestro se il debitore è stato ammesso al concordato con pagamento dilazionato dell'imposta
Cassazione penale sez. III, 08/06/2018, n.39696
Omesso versamento IVA: non può essere giustificato con il pagamento dei lavoratori dipendenti
Cassazione penale sez. III, 06/07/2018, n.52971
Omesso versamento IVA: sull’accordo per la rateizzazione del debito tributario
Cassazione penale sez. III, 13/07/2018, n.48375
Omesso versamento IVA: sono ininfluenti i pagamenti successivi al perfezionamento del reato
Cassazione penale sez. III, 21/09/2018, n.8521
Omesso versamento Iva: sulla non punibilità per crisi finanziaria dell'impresa
Cassazione penale sez. III, 10/10/2018, n.16035
Omesso versamento IVA: sulla responsabilità del liquidatore subentrante
Cassazione penale sez. III, 09/11/2018, n.54699
Omesso versamento IVA: sulla rilevanza della crisi d'impresa
Cassazione penale sez. III, 13/11/2018, n.12906
Omesso versamento IVA: si ha particolare tenuità solo se l'omissione riguarda una somma prossima alla soglia di punibilità
Cassazione penale sez. III, 13/11/2018, n.12906
Omesso versamento IVA: l'imprenditore deve dimostrare di avere adottato tutte le misure idonee a scongiurare la crisi
Tribunale Torre Annunziata, 22/11/2018, n.2584
Omesso versamento IVA: il ravvedimento operoso non è condizione per il patteggiamento
Cassazione penale sez. III, 23/11/2018, n.10800
Omesso versamento IVA: non rileva lo stato di crisi finanziaria della precedente gestione se vi era consapevolezza della crisi di liquidità
Cassazione penale sez. III, 12/12/2018, n.9
Omesso versamento dell'Iva: competenza per territorio e domicilio fiscale del contribuente
Cassazione penale sez. III, 10/01/2019, n.17060
Omesso versamento di IVA: irrilevante la presentazione di domanda di ammissione al concordato preventivo
Cassazione penale sez. III, 12/02/2019, n.25315
Omesso versamento IVA: quando la crisi finanziaria e di liquidità integra l'esimente per la mancanza di dolo
Tribunale Terni, 12/02/2019, n.159
Omesso versamento IVA: sulla definizione di reati della stessa indole in caso di omesso versamento di ritenute previdenziali
Cassazione penale sez. III, 15/02/2019, n.29400
Omesso versamento IVA: sulla esclusione della colpevolezza per crisi di liquidità
Cassazione penale sez. III, 21/03/2019, n.23796
Omesso versamento IVA: se ha causato il dissesto integra il delitto di causazione del fallimento per effetto di operazioni dolose
Cassazione penale sez. V, 05/04/2019, n.30735
Omesso versamento IVA: sull'esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto
Cassazione penale sez. IV, 11/04/2019, n.18804
Omesso versamento IVA: sulla rilevanza della presentazione della domanda di ammissione al concordato preventivo
Cassazione penale sez. III, 17/05/2019, n.39310
Omesso versamento IVA: è richiesto il dolo generico e non rilevano i motivi della scelta dell'agente di non versare il tributo
Cassazione penale sez. III, 05/06/2019, n.42522
Omesso versamento IVA: sull'onere di allegazione in caso di crisi di liquidità
Cassazione penale sez. III, 06/06/2019, n.41602
Omesso versamento IVA: sul sgravio e l'annullamento della cartella
Cassazione penale sez. III, 13/06/2019, n.36309
Omesso versamento IVA: in tema di non corrispondenza tra debito dichiarato e contabilità dell impresa
Cassazione penale sez. III, 18/06/2019, n.35193
Omesso versamento IVA: sul momento consumativo
Cassazione penale sez. III, 18/06/2019, n.44293
Omesso versamento IVA: sulla rilevanza dell'inadempimento dei clienti
Cassazione penale sez. III, 20/06/2019, n.38482
Omesso versamento IVA: l'imprenditore non può dedurre il mancato pagamento della fattura né lo sconto bancario della fattura
Cassazione penale sez. III, 27/06/2019, n.41070
Omesso versamento IVA: non può essere giustificato, ai sensi dell art. 51 c.p., dal pagamento degli stipendi dei lavoratori dipendenti
Cassazione penale sez. III, 04/07/2019, n.36709
Omesso versamento IVA: in tema di dolo
Cassazione penale sez. III, 16/09/2019, n.45694
Omesso versamento IVA: in tema di variazione dell imponibile in senso favorevole al contribuente
Cassazione penale sez. III, 24/09/2019, n.6506
Omesso versamento IVA: la crisi economica dell'azienda come scriminante
Corte appello Ancona, 26/09/2019, n.1075
Omesso versamento IVA: sulla crisi di liquidità
Cassazione penale sez. III, 01/10/2019, n.1431
Omesso versamento IVA: sulla prova del dolo
Cassazione penale sez. III, 04/10/2019, n.50007
Omesso versamento IVA: l'imprenditore deve provare di avere posto in essere tutte le misure idonee a reperire la liquidità necessaria per adempiere il proprio debito fiscale
Cassazione penale sez. III, 04/10/2019, n.50007
Omesso versamento IVA: non rileva la circostanza che la società attraversi una fase di criticità e destini risorse finanziarie per far fronte al pagamento di debiti ritenuti più urgenti
Cassazione penale sez. III, 04/10/2019, n.50007
Omesso versamento IVA: in tema di IVA all'importazione
Cassazione civile sez. trib., 16/12/2019, n.33118
Omesso versamento IVA: è sempre escluso che le difficoltà economiche possano integrare la forza maggiore penalmente rilevante
Cassazione penale sez. III, 28/01/2020, n.8519
Omesso versamento IVA: in tema di crisi di liquidità l imputato deve provare di avere adottato misure idonee a fronteggiarla
Cassazione penale sez. III, 29/01/2020, n.17806
Omesso versamento IVA: la presentazione della domanda di concordato non esclude la punibilità tributaria
Cassazione penale sez. III, 05/02/2020, n.13327
Omesso versamento IVA: in caso di crisi di liquidità, l'imputato deve dimostrare di aver messo in campo misure, anche sfavorevoli per il suo patrimonio personale
Cassazione penale sez. III, 17/06/2020, n.25982
Omesso versamento IVA: sulla competenza per territorio dell'ufficio dell'Agenzia delle entrate
Cassazione civile sez. trib., 15/07/2020, n.14985
Omesso versamento IVA: in caso di crisi di liquidità se l'imprenditore preferisce adempiere ad altre obbligazioni non sussiste la forza maggiore
Cassazione penale sez. III, 23/07/2020, n.25433
Omesso versamento di IVA: sulla crisi di liquidità dell'impresa e forza maggiore idonea ad escludere la colpevolezza
Corte appello Ancona, 05/10/2020, n.972
Omesso versamento dell'IVA: sulla condotta dolosa o consapevole del cessionario
Tribunale Pescara, 12/10/2020, n.1131
Omesso versamento IVA: sulla configurabilità dell'esimente della forza maggiore
Corte appello Ancona, 13/10/2020, n.1039
Omesso versamento IVA: sulla competenza per territorio
Corte appello Taranto, 18/11/2020, n.426
Omesso versamento IVA: ne risponde l amministratore nominato al momento della scadenza del termine ultimo per versare l imposta
Cassazione penale sez. III, 23/11/2020, n.1729
Omesso versamento IVA: sulla compatibilità tra infedele dichiarazione e omesso versamento
Cassazione civile sez. trib., 07/12/2020, n.27963
Omesso versamento Iva: va riconosciuta una causa di esclusione dell'elemento soggettivo del reato in caso di difficoltà o crisi finanziaria dell'impresa
Tribunale Campobasso, 10/02/2021, n.5
Omesso versamento IVA: è di natura omissiva e istantanea
Cassazione penale sez. III, 04/03/2021, n.33412
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