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Reati contro la persona

Calunnia e diffamazione: sai davvero qual è la differenza?

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Calunnia e diffamazione

Quante volte abbiamo sentito dire: "Mi hai calunniato!" oppure "Questa è diffamazione!"? Eppure, queste due espressioni, spesso utilizzate come sinonimi, indicano reati completamente diversi nel nostro ordinamento penale.

Sai qual è la vera differenza tra un’offesa alla reputazione e un’accusa falsa?

Capirlo è importante, non solo per evitare imprecisioni terminologiche, ma anche per comprendere meglio la gravità e le implicazioni di ciascun comportamento. Facciamo chiarezza.

Due beni giuridici diversi

Nel diritto penale ogni reato protegge un "bene giuridico" specifico, ossia un valore fondamentale per la convivenza sociale: la vita, l'integrità personale, la reputazione o il corretto funzionamento della giustizia.

Diffamazione e calunnia si collocano su piani diversi proprio perché mirano a difendere beni giuridici distinti:

  • la diffamazione tutela la reputazione di una persona contro insulti e attacchi che possono danneggiarne l’immagine pubblica.

  • la calunnia, invece, protegge la macchina della giustizia, punendo chi presenta false accuse per distorcerne il funzionamento.


Diffamazione: l’offesa alla reputazione

Hai mai assistito a un pettegolezzo diffamatorio al bar o letto un commento offensivo sui social?

In questi casi, potrebbe configurarsi il reato di diffamazione (art. 595 del codice penale). Questo si verifica quando qualcuno offende la reputazione di una persona assente, facendolo in modo che altri possano percepire l’offesa. Dai video virali su TikTok alle conversazioni tra amici, qualsiasi mezzo può essere usato per diffamare, purché l’offesa arrivi a un pubblico, anche minimo.

Calunnia: l’arma contro la giustizia

La calunnia (art. 368 del codice penale) va oltre: qui non si tratta più di parole che colpiscono la reputazione, ma di un'accusa falsa rivolta a un’autorità giudiziaria con l’intento di far aprire un’indagine contro un innocente.

È un comportamento che non solo mette in pericolo la libertà di una persona ingiustamente accusata, ma spreca risorse preziose del sistema giudiziario, già gravato da inefficienze.



In altri termini: la diffamazione è un'offesa, la calunnia è una falsa accusa presentata all'autorità giudiziaria (carabinieri, polizia, procura della Repubblica).

La gravità delle conseguenze

Mentre la diffamazione può solo danneggiare l'immagine pubblica di una persona, la calunnia ha effetti molto più gravi: mette in moto la macchina della giustizia, minaccia la libertà di un innocente e può portare a decisioni giudiziarie ingiuste, come l'arresto o la condanna di chi non ha commesso alcun reato. Non è un caso che le pene previste per la calunnia siano molto più severe.


Conclusioni

La prossima volta che senti parlare di calunnia o diffamazione, saprai fare chiarezza: la prima è un’accusa falsa; la seconda è un’offesa alla reputazione. Entrambe sono reati gravi, ma con finalità, contesti e conseguenze ben distinti.

 

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