Tribunale La Spezia, 04/12/2024, (ud. 29/11/2024, dep. 04/12/2024), n.1403
Nel caso di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali operate sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti, la procedibilità dell'azione penale è subordinata alla notifica all'imputato dell'avviso di accertamento da parte dell'INPS. Tale avviso deve contenere l'indicazione specifica delle somme dovute e l'avvertenza della facoltà di regolarizzare la posizione entro tre mesi. La mancata notifica dell'avviso, o una notifica inefficace (es. compiuta giacenza senza prova di effettiva ricezione), comporta il difetto della condizione di procedibilità (cfr. Cass. Sez. F, 05/08/2008, Varesi; Cass. S.U., 24/11/2011, n. 1855, Sodde).
Corte appello Taranto, 14/12/2023, n.750
Per integrare il reato di atti persecutori ai sensi dell’art. 612-bis c.p. è sufficiente che le condotte moleste o minacciose reiterate causino alla vittima uno stato di ansia grave o di paura, oppure modifichino le sue abitudini di vita. Inoltre, ha escluso la particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.) in presenza di una condotta abituale e grave, aggravata dalla recidiva e dall’inottemperanza a precedenti misure cautelari. Il giudizio sulla tenuità deve considerare la gravità oggettiva dei fatti e la personalità dell’imputato.
Corte appello , Taranto , 06/10/2023 , n. 1901
In caso di cointestazione di conti correnti o libretti di risparmio, il reato di appropriazione indebita è configurabile solo quando un cointestatario disponga in proprio favore, senza consenso, di somme eccedenti la sua quota spettante, determinata in base al principio di presunzione di uguaglianza, salvo prova contraria.
Corte appello Taranto, 24/09/2024, (ud. 10/09/2024, dep. 24/09/2024), n.434
La distinzione tra il reato di furto con strappo e quello di rapina risiede nella direzione della violenza esercitata: il reato di rapina è integrato quando la violenza è diretta contro la persona e non solo contro la cosa, anche se questa è strettamente aderente al corpo della vittima. La rapina si configura anche quando la violenza è esercitata immediatamente dopo la sottrazione del bene, al fine di garantirsi il possesso della res o l'impunità (art. 628 c.p.). Il reato può qualificarsi come aggravato quando commesso in luogo di privata dimora o sue pertinenze, a tutela delle esigenze di sicurezza individuale e patrimoniale (art. 628, comma 3, n. 3-bis c.p.).
Corte appello Napoli sez. VI, 11/09/2024, n.7320
Il reato di contraffazione di marchi (art. 474 c.p.) tutela la pubblica fede e non richiede l’inganno dell’acquirente per configurarsi, essendo un reato di pericolo. La consapevolezza dell’illecita provenienza dei beni, ai fini della configurabilità del reato di ricettazione (art. 648 c.p.), può essere desunta da elementi indiziari, come la mancata giustificazione dell’imputato sulla provenienza dei beni.
Corte appello Napoli sez. VI, 11/09/2024, n.7331
In materia di bancarotta fraudolenta, il dolo specifico si configura quando l'azione distrattiva del patrimonio sociale è finalizzata a recare pregiudizio ai creditori, come dimostrato dalla sottrazione o alienazione di beni aziendali in concomitanza con operazioni societarie fittizie, mirate a eludere le pretese creditorie.
Tribunale Taranto sez. I, 23/09/2024, (ud. 01/07/2024, dep. 23/09/2024), n.2155
Il reato di ricettazione richiede la consapevolezza della provenienza delittuosa del bene, desumibile anche dalla natura o caratteristiche dello stesso. In mancanza di tale consapevolezza, la condotta può essere riqualificata in incauto acquisto, punibile anche a titolo di colpa ex art. 712 c.p., purché vi siano elementi che inducano sospetti sulla provenienza illecita.
Corte appello Napoli sez. VI, 11/09/2024, n.7600
In tema di tutela del diritto d'autore, il dolo specifico richiesto per i reati di cui all’art. 171-ter L. 633/1941 si configura nella finalità di lucro, consistente nell’intenzione di conseguire vantaggi economicamente valutabili, senza che sia necessaria la concreta realizzazione del profitto. Nel reato di ricettazione, invece, la prova della colpevolezza può basarsi su una pluralità di indizi gravi, precisi e concordanti, senza la necessità di dimostrare l’estraneità del reo al delitto presupposto.
Corte appello Taranto, 24/09/2024, n.434
Il reato di rapina si configura quando la violenza è esercitata direttamente sulla persona per vincerne la resistenza durante la sottrazione del bene, mentre il furto con strappo ricorre quando la violenza è rivolta solo verso la cosa, con eventuali ripercussioni indirette sulla vittima. Inoltre, costituisce "luogo di privata dimora" anche la scala condominiale, quale pertinenza funzionale alle abitazioni ivi situate, integrando così le aggravanti previste dall'art. 628 c.p.
Tribunale Taranto sez. I, 23/09/2024, (ud. 13/09/2024, dep. 23/09/2024), n.2525
La causa di giustificazione dello stato di necessità ex art. 54 c.p. si applica anche al reato di evasione ex art. 385 c.p. qualora l'imputato dimostri l'inevitabilità del pericolo attuale di un danno grave alla persona e l'assenza di alternative per scongiurare tale pericolo.
Corte appello Napoli sez. VI, 11/09/2024, n.7607
In materia di violazione degli obblighi di assistenza familiare, il reato può essere escluso per particolare tenuità del fatto ai sensi dell’art. 131-bis c.p., qualora l’inadempimento risulti meramente occasionale, sia stato successivamente sanato dall’imputato e il danno arrecato appaia modesto in relazione alla condotta complessiva.
Tribunale Taranto sez. I, 24/09/2024, (ud. 24/09/2024, dep. 24/09/2024), n.2662
Per l'affermazione di penale responsabilità in reati di lesioni stradali colpose e omissione di soccorso, la testimonianza della persona offesa, pur potendo costituire prova autonoma, deve essere sottoposta a un rigoroso controllo di attendibilità, specie in presenza di elementi probatori contraddittori e di comportamenti anomali o inverosimili da parte del dichiarante. L'assenza di riscontri oggettivi e l'incoerenza tra lesioni dichiarate e dinamica descritta possono condurre a una pronuncia assolutoria per insufficienza di prove certe e affidabili.
Tribunale Nola, 09/09/2024, n.1273
Il possesso consapevole di un documento contraffatto valido per l’espatrio integra il reato previsto dagli artt. 477 e 482 c.p., se accompagnato dalla prova della coscienza della sua inautenticità. La consapevolezza può desumersi dalle circostanze di fatto, come l’identità di un soggetto inesistente o estraneo e l’assenza di giustificazioni plausibili per la disponibilità del documento. Per il reato di falsificazione materiale, è necessaria la prova diretta o indiretta della partecipazione attiva, anche morale, nella fase ideativa o esecutiva della contraffazione. La semplice detenzione, in assenza di utilizzo, non costituisce concorso nel reato.
Tribunale Nola, 10/09/2024, n.1615
Il delitto di furto ex art. 624 c.p. richiede l’impossessamento di cosa mobile altrui con il dolo specifico di trarne profitto, inteso come qualsiasi vantaggio, anche non patrimoniale. L’aggravante dell’uso di mezzo fraudolento si configura quando l’agente utilizza strumenti o metodi finalizzati a occultare la refurtiva e a superare eventuali misure di sicurezza. Tuttavia, l’aggravante di esposizione alla pubblica fede non è applicabile se il bene è sotto sorveglianza attiva o specifica. La concessione delle attenuanti generiche può prevalere sulle aggravanti qualora emergano elementi di resipiscenza immediata e collaborazione dell’imputato.
Corte appello Napoli sez. III, 04/09/2024, (ud. 27/06/2024, dep. 04/09/2024), n.7876
Nel reato di crollo colposo (art. 434 c.p.), la posizione di garanzia dei proprietari di un immobile li obbliga a eseguire interventi di manutenzione e messa in sicurezza, anche in presenza di concause, come atti vandalici o inerzia dell’amministrazione pubblica. La responsabilità non viene esclusa da offerte non perfezionate di donazione dell’immobile o dalla mancata demolizione da parte dell’ente pubblico, poiché tali circostanze non incidono sull’obbligo di prevenire eventi disastrosi.
Tribunale Nola, 10/09/2024, n.1618
La condotta violenta e minacciosa diretta ad ostacolare l'attività legittima di pubblici ufficiali integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale ex art. 337 c.p., con concorso del delitto di lesioni personali aggravate ex artt. 582, 585 c.p. e 576 c.p., quando l'azione lesiva eccede la mera opposizione passiva, provocando lesioni fisiche ai pubblici ufficiali durante lo svolgimento delle loro funzioni. La circostanza aggravante teleologica ex art. 61 n. 2 c.p. si configura in relazione al nesso strumentale tra i due reati, senza che ciò escluda il concorso materiale tra le fattispecie. Il dolo generico di evasione ex art. 385 c.p. si realizza con la consapevole e volontaria sottrazione, anche temporanea, al regime detentivo domiciliare senza giustificazione urgente o autorizzazione.
Corte appello Napoli sez. III, 03/09/2024, (ud. 07/06/2024, dep. 03/09/2024), n.7063
In tema di falso ideologico, non ricorre l'ipotesi del reato impossibile per inidoneità dell'azione quando la falsità della dichiarazione non sia macroscopicamente rilevabile dal documento stesso ("ictu oculi"), ma emerga solo a seguito di verifiche esterne. La determinazione della pena, anche in presenza di attenuanti generiche, deve essere proporzionata alla gravità oggettiva del reato e all'intensità del dolo, con una riduzione calibrata sui parametri dell’art. 133 c.p.
Corte appello Taranto, 18/09/2024, n.433
Il reato di tentata rapina impropria si configura quando, a seguito della sottrazione di un bene, l'agente pone in essere una condotta violenta o intimidatoria per garantire la fuga o l'impunità, anche mediante il frapporre ostacoli al recupero del bene da parte del soggetto offeso o di un terzo. Non ricorre invece la desistenza volontaria ex art. 56 c.p. quando le modalità dell'azione siano chiaramente finalizzate a un intento criminoso mai abbandonato.
Corte appello Bari sez. III, 02/08/2024, n.3293
La rapina impropria si configura quando l’agente, dopo aver sottratto un bene, pone in essere una condotta violenta o intimidatoria per mantenere il possesso del bene o garantirsi l’impunità, anche mediante resistenza nei confronti del legittimo proprietario o delle forze dell’ordine. La resistenza a pubblico ufficiale ex art. 337 c.p. si integra quando l’autore si oppone con violenza o minaccia al compimento di atti d’ufficio, con dolo specifico di ostacolare l’attività degli agenti.
Tribunale Nola, 05/08/2024, n.958
Per integrare il delitto di stalking non è necessario che le condotte intimidatorie siano accompagnate da violenza fisica, essendo sufficiente che le minacce e le molestie reiterate ingenerino nella vittima un perdurante stato di ansia o di paura, inducendola a temere per la propria incolumità o a modificare le proprie abitudini di vita.
La reiterazione può concretizzarsi anche attraverso condotte di natura diversa, come minacce telefoniche, richieste indebite di denaro e ingiurie, purché sistematiche e idonee a destabilizzare psicologicamente la vittima.
Tribunale di Larino, 5 agosto 2024, n. 331 - Giudice Di Nino
In tema di lesioni aggravate in ambito coniugale, segnaliamo ai lettori la pronuncia con cui il Tribunale di Larino ha condannato un marito per lesioni ai danni della moglie. La sentenza afferma che la deposizione della parte lesa e i riscontri medici rappresentano prova adeguata e credibile per accertare la responsabilità penale in capo all’imputato. La pena, stabilita in sei mesi di reclusione, include il risarcimento del danno alla parte civile.
Tribunale Ferrara, 12/08/2024, n.949
I sintomi dell'ebbrezza alcolica non costituiscono un mero apprezzamento soggettivo o una valutazione personale, bensì un fatto oggettivo, percepito dal testimone "ex propriis sensibus", utilizzabili al fine di prova e aventi valenza non difforme da quella che viene riconosciuta alla percezione "de visu" di una determinata circostanza.
Tribunale Trieste, 27/08/2024, n.801
Nel delitto di calunnia, l'elemento soggettivo del reato non sussiste qualora l'agente, in base agli elementi a sua disposizione, sia convinto della colpevolezza della persona accusata, pur senza prove sufficienti per dimostrare la falsità delle dichiarazioni.
Tribunale Udine, 13/08/2024, n.1100
Il furto aggravato in abitazione si configura quando il reato è commesso mediante l’effrazione di una porta o altra struttura di protezione dell’abitazione, garantendo agli autori la disponibilità temporanea del bene sottratto. La disponibilità di arnesi atti allo scasso costituisce circostanza aggravante. La sostituzione della pena detentiva con la detenzione domiciliare è subordinata al rispetto di prescrizioni specifiche e può essere revocata in caso di violazioni.
Corte appello Lecce, 01/08/2024, n.850
In tema del reato di atti persecutori previsto dall'art. 612 bis c.p., la prova dello stato di ansia o paura: Può essere dedotta anche dalla natura dei comportamenti dell'agente, se idonei a destabilizzare l'equilibrio psicologico di una persona comune, senza necessità di accertare una condizione patologica.
Corte appello Napoli sez. III, 09/08/2024, (ud. 24/05/2024, dep. 09/08/2024), n.6389
In tema di falso nummario, la legittimazione a costituirsi parte civile spetta anche al soggetto presso il quale la moneta contraffatta sia stata spesa, qualora abbia subito un pregiudizio di natura patrimoniale. Tale danno è risarcibile in sede penale ai sensi dell’art. 185, comma 2, c.p., a prescindere dal fatto che il reato sia contro la fede pubblica e che il danno patrimoniale non costituisca elemento della fattispecie incriminatrice.
Tribunale Udine, 20/08/2024, n.1136
Lo stato di ebbrezza del conducente di veicoli può essere accertato e provato con qualsiasi mezzo ("ed invero per il principio del libero convincimento, per l'assenza di prove legali e per la necessità che la prova non dipenda dalla discrezionale volontà della parte interessata, il giudice può desumere lo stato di alterazione psicofisica derivante dall'influenza di alcool da qualsiasi elemento sintomatico dell'ebbrezza o dell'ubriachezza tra cui l'ammissione del conducente, l'alterazione della deambulazione, la difficoltà di movimento, l'eloquio sconnesso, l'alito vinoso e così via" ed in particolare, sia attraverso i risultati derivanti dall'uso della strumentazione indicata nell'art.379 del regolamento di attuazione ed esecuzione del codice della strada sia da qualsiasi elemento sintomatico dell'ebbrezza o dell'ubriachezza.
Tribunale Udine, 02/08/2024, n.916
Integra il delitto di sostituzione di persona ex art. 494 c.p. la condotta di colui che inganna inducendo in errore il soggetto passivo sull’attribuzione di un falso nome, stato o qualità personali cui la legge attribuisce specifici effetti giuridici. Tuttavia, qualora il falso nome non produca effetti giuridici rilevanti, la condotta è inquadrabile come truffa, essendo sufficiente la presenza di artifici e raggiri volti a conseguire un profitto illecito.
Tribunale Udine, 08/08/2024, n.1127
Il tentato furto di fauna selvatica e beni del patrimonio indisponibile dello Stato, se sorvegliato e interrotto dalle autorità competenti prima della completa sottrazione, integra il reato di tentato furto aggravato, ai sensi degli artt. 56, 624 e 625 n. 7 c.p. La connivenza passiva di un convivente non costituisce concorso nel reato se priva di un contributo causale alla condotta illecita.
Corte appello Lecce, 06/08/2024, n.1011
Ai fini dell’attribuzione della qualifica di amministratore di fatto in un contesto di bancarotta, è necessario accertare la sussistenza di elementi sintomatici di inserimento organico e di partecipazione effettiva nella gestione dell’impresa, indipendentemente dal ruolo formale rivestito. Tali elementi possono emergere da attività direzionali, rapporti con clienti e fornitori o decisioni gestionali, risultando irrilevante che l’amministratore di diritto abbia formalmente assunto la responsabilità.
Tribunale Ferrara, 23/08/2024, n.1101
Il reato di furto aggravato può essere escluso dalla punibilità per particolare tenuità del fatto ai sensi dell’art. 131 bis c.p., qualora ricorrano elementi oggettivi e soggettivi che attestino l'occasionalità del comportamento, la scarsa offensività della condotta e la limitata gravità del danno patrimoniale. La continuazione tra gli episodi non preclude, in concreto, l'applicazione della causa di non punibilità.
Corte appello Bari sez. III, 02/08/2024, n.3085
La sottrazione o mancata restituzione di un bene oggetto di leasing, in caso di fallimento, integra il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale qualora la massa fallimentare subisca un pregiudizio economico derivante dall’inadempimento dell’obbligo di restituzione. Non rileva, ai fini della responsabilità penale, la diminuzione di valore del bene nel tempo, purché la condotta distrattiva sia chiaramente accertata.
Corte appello Roma sez. II, 08/07/2024, n.7529
La prova della distrazione di beni aziendali nella bancarotta fraudolenta patrimoniale può essere desunta dal mancato rinvenimento dei beni stessi e dall’assenza di giustificazioni da parte dell’amministratore, il quale ha l’onere di dimostrare la loro destinazione. In tema di attenuanti, il danno può essere considerato di speciale tenuità quando la distrazione riguarda beni strumentali di valore economicamente modesto rispetto alla massa fallimentare.
Tribunale Cassino, 29/07/2024, n.826
Il reato di furto aggravato di acqua mediante allaccio abusivo alla rete idrica si configura anche quando l’autore non esegua materialmente la manomissione, purché egli consapevolmente si avvalga dell’allaccio abusivo per impossessarsi del bene. L’aggravante del mezzo fraudolento è applicabile qualora la condotta sia caratterizzata da scaltrezza e insidiosità.
Corte appello , Nocera Inferiore , 30/05/2024 , n. 182
Non configura appropriazione indebita il prelievo di somme di denaro da un conto cointestato, in assenza di limitazioni operative e vincoli giuridici, da parte di un contitolare, anche successivamente al decesso di un altro cointestatario, laddove non sia intervenuta la dichiarazione di successione e le somme non siano ancora vincolate all’asse ereditario.
Corte appello Roma sez. II, 09/07/2024, n.5723
La falsa compilazione del memoriale di servizio da parte di un carabiniere integra il reato di falso ideologico in atto pubblico, poiché tale documento ha natura di atto pubblico secondo il Regolamento dell'Arma. Inoltre, le false attestazioni volte a ottenere indebite indennità configurano anche il reato di truffa, essendo gli artifici e raggiri utilizzati idonei a ingannare e a procurare un ingiusto profitto con altrui danno.
Corte appello Napoli sez. VI, 01/07/2024, (ud. 21/05/2024, dep. 01/07/2024), n.6051
La causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p. si applica anche ai reati di pericolo astratto, valutando la modesta lesività della condotta e l'assenza di abitualità, purché ricorrano i presupposti normativi e sia assicurato il pieno contraddittorio.
Tribunale Trani sez. lav., 01/07/2024, n.1378
Il licenziamento per giusta causa è legittimo quando il dipendente diffonde tramite social media, in un contesto pubblico o accessibile a un numero indeterminato di soggetti, espressioni lesive dell'onore e della reputazione del datore di lavoro. Tale condotta integra gli estremi della diffamazione ai sensi dell'art. 595 c.p. e compromette irreparabilmente il vincolo fiduciario. Il diritto di critica è esercitabile solo nel rispetto dei requisiti di verità, continenza e pertinenza, escludendo affermazioni infondate, espressioni ingiuriose o critiche non strettamente legate al rapporto di lavoro. (Cass. n. 10280/2018; Cass. n. 14836/2023)
Tribunale di Frosinone, 23 luglio 2024, n. 629 - Giudice Palmieri
In tema di lesioni personali aggravate, segnaliamo la sentenza del Tribunale di Frosinone che ha condannato un imputato per aver aggredito un uomo con un antifurto metallico (block-shaft), causandogli gravi lesioni facciali.
Il tribunale ha riconosciuto il block-shaft come "arma impropria", ritenendo che le modalità dell’aggressione non fossero giustificabili come legittima difesa.
All'imputato è stata comminata una pena di due anni di reclusione, con sospensione condizionale subordinata al pagamento di una provvisionale di 5.000 euro in favore della parte civile.
Tribunale Lecce sez. II, 23/07/2024, n.1234
Le dichiarazioni della persona offesa, intrinsecamente inattendibili e in contrasto con elementi probatori oggettivi, non possono fondare la responsabilità penale; sussiste il delitto di calunnia quando l'accusa falsa modifica le modalità essenziali di un fatto realmente accaduto, incidendo sulla sua identificazione giuridica o gravità.
Tribunale Trieste, 25/07/2024, n.704
In caso di operazioni bancarie non autorizzate, l'istituto bancario è tenuto a dimostrare non solo la conformità delle procedure ai requisiti di sicurezza, ma anche l'eventuale dolo o colpa grave del cliente per escludere la propria responsabilità. La sola regolarità formale dell'operazione non è sufficiente a provare la colpa grave dell'utente. Il rischio professionale è allocato sull'istituto bancario, quale soggetto maggiormente idoneo a prevenire e gestire le frodi, tutelando il contraente debole e salvaguardando la fiducia nel sistema bancario.
Corte appello Roma sez. I, 03/07/2024, n.7390
La deposizione della persona offesa può essere assunta, anche da sola, come prova della responsabilità dell'imputato, purché sia sottoposta a un vaglio rigoroso di attendibilità intrinseca ed estrinseca, specie se la persona offesa si è costituita parte civile e dunque è portatrice di pretese economiche. Tuttavia, non è necessario che le dichiarazioni siano supportate da riscontri esterni per la loro validità probatoria, salvo che non si tratti di deposizioni rilasciate ai sensi degli artt. 197 bis e 210 c.p.p.
Tribunale Ferrara, 29/07/2024, n.1251
In materia di furto ed in generale di responsabilità penale, gli elementi indiziari devono essere gravi, precisi e concordanti, tali da superare ogni ragionevole dubbio in merito all’attribuibilità della condotta illecita agli imputati. La presenza di elementi non univoci o suscettibili di interpretazioni alternative preclude l’affermazione della responsabilità penale.
Tribunale Lecce sez. II, 22/07/2024, n.1242
La condotta violenta esercitata per costringere una persona ad abbandonare un veicolo integra il reato di violenza privata ex art. 610 c.p., mentre il trascinamento di una persona con un veicolo in movimento, accettandone il rischio di lesioni, configura il delitto di lesioni personali ex art. 582 c.p. In assenza di finalità di profitto, non sussistono gli elementi costitutivi della rapina.
Corte d'Appello di Napoli, 1 luglio 2024, n. 7316 - Presidente Picciotti, Consiglieri Mastrominico e De Simone
In tema di minaccia grave, segnaliamo la sentenza n. 7316/24 della Corte d'Appello di Napoli, che ha confermato la condanna dell’imputato per particolare tenuità del fatto.
L’imputato era stato accusato di aver minacciato di "spaccare la testa in due" alla vittima durante una lite, ma il Tribunale aveva ritenuto la condotta caratterizzata da lieve entità ai sensi dell’art. 131-bis c.p.
La Corte ha ritenuto infondati i motivi d'appello, confermando sia la condanna al risarcimento del danno che il pagamento delle spese processuali.
Corte appello Napoli sez. VI, 01/07/2024, (ud. 04/06/2024, dep. 01/07/2024), n.6804
La tentata estorsione si configura anche quando la minaccia, unita a condotte violente, è finalizzata a conseguire un ingiusto profitto, indipendentemente dall’efficacia dell’atto intimidatorio, purché risulti idonea a coartare la volontà della vittima, valutata ex ante.
Tribunale Pescara, 19/07/2024, n.1149
Il reato di rissa, previsto dall’art. 588 c.p., richiede la partecipazione di due o più gruppi contrapposti con reciproca volontà di ledersi, escludendo la scriminante della legittima difesa salvo che l'offesa risulti del tutto nuova e sproporzionata rispetto al rischio accettato dai partecipanti.
Tribunale Trieste, 26/07/2024, n.748
La causa di non punibilità della particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131 - bis c. p. è applicabile anche al reato di guida in stato di ebbrezza non essendo, in astratto, incompatibile con il giudizio di particolare tenuità la previsione di diverse soglie di rilevanza penale all'interno della fattispecie tipica.
Tribunale Roma sez. XIII, 08/07/2024, n.11607
In caso di furto avvenuto tramite impalcature installate per lavori di ristrutturazione, sussiste la responsabilità extracontrattuale dell'impresa ai sensi dell’art. 2043 c.c., qualora non vengano adottate le necessarie cautele atte a impedire l’uso anomalo dei ponteggi. In aggiunta, il condominio risponde ex art. 2051 c.c. per omessa vigilanza e custodia delle strutture, salvo prova liberatoria della diligenza adottata nella gestione.
Tribunale , Monza , 02/05/2024 , n. 269
Integra il reato di appropriazione indebita l’amministratore di condominio che, in assenza di legittimazione, utilizza o si appropria di somme di denaro versate dai condomini, violando il vincolo di destinazione dei fondi condominiali, indipendentemente dalla finalità a cui tali somme sono destinate.
Tribunale La Spezia, 28/10/2024, (ud. 25/10/2024, dep. 28/10/2024), n.1202
Il giudice dell'udienza preliminare, ai sensi dell'art. 544-ter c.p.p., può pronunciare sentenza di non luogo a procedere qualora gli elementi acquisiti non consentano di formulare una ragionevole previsione di condanna, anche in presenza di una possibile configurazione del reato, qualora sussistano elementi idonei a escludere dolo o colpa dell’imputato.
Tribunale La Spezia, 31/10/2024, (ud. 29/10/2024, dep. 31/10/2024), n.1222
In caso di incidente stradale, ai fini dell'integrazione del reato di omissione di soccorso o di mancata assistenza ex art. 189 commi 6 e 7 del Codice della Strada, è necessario che il conducente sia consapevole delle conseguenze del sinistro in termini di danni o lesioni riportate dai coinvolti. Qualora emerga un ragionevole dubbio sulla percezione dell'incidente come evento lieve e senza conseguenze per le persone, il reato non può ritenersi integrato (art. 530 c.p.p.).
Tribunale Nola, 09/09/2024, n.1274
Il reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi ex art. 572 c.p. è configurabile quando le condotte aggressive, minacciose e vessatorie, valutate nel loro insieme, integrano un sistema di vita connotato da sofferenze e umiliazioni abituali, caratterizzate da durevolezza, continuità e sistematicità. L’elemento soggettivo del dolo generico si sostanzia nella coscienza e volontà dell'agente di sottoporre la vittima a tali condizioni. La contestata aggravante dell’aver commesso il reato in presenza di minori si configura quando questi siano spettatori inermi delle condotte lesive, subendo indirettamente le conseguenze del clima di sopraffazione.
Tribunale Taranto sez. I, 10/09/2024, n.1992
L’omessa tenuta delle scritture contabili, con dolo specifico di arrecare pregiudizio ai creditori, integra la fattispecie autonoma di bancarotta fraudolenta documentale ai sensi dell’art. 216, comma 1, n. 2, L.F., anche qualora non sia possibile accertare con certezza se vi sia stata mancata consegna, distruzione o sottrazione delle scritture. Tale condotta impedisce la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari, arrecando nocumento ai creditori.
Tribunale Potenza, 30/09/2024, (ud. 02/07/2024, dep. 30/09/2024), n.932
La violazione del divieto di avvicinamento imposto da una misura cautelare configura il reato di cui all'art. 387-bis c.p., quando accertata attraverso prove univoche e coerenti, che dimostrano la consapevolezza dell'imputato di contravvenire al provvedimento giudiziario. L'assenza di condotte minacciose o lesive non esclude la responsabilità, ma può giustificare la concessione di attenuanti generiche.
Tribunale Potenza, 30/09/2024, (ud. 02/07/2024, dep. 30/09/2024), n.928
Il reato di calunnia si configura quando taluno accusa una persona, pur sapendola innocente, di un fatto idoneo a determinare l'apertura di un procedimento penale, anche attraverso la presentazione di false dichiarazioni o la creazione di prove non veritiere. La consapevolezza dell'innocenza della persona accusata e la falsità delle circostanze riportate costituiscono gli elementi essenziali del dolo richiesto per l'integrazione del delitto.
Tribunale Nola, 09/09/2024, n.1271
L’assoluzione ai sensi dell’art. 530, co. 2, c.p.p., viene pronunciata quando le prove raccolte non dimostrano oltre ogni ragionevole dubbio che l’imputato abbia commesso il fatto o abbia agito con la consapevolezza e l’intenzione di partecipare al reato. Nel caso specifico, è emerso che l'imputato aveva trasmesso alla società di fornitura energetica dati ricevuti via messaggio da un collega senza sapere o partecipare al loro eventuale utilizzo fraudolento.
Tribunale Potenza, 27/09/2024, (ud. 28/06/2024, dep. 27/09/2024), n.901
La responsabilità per contenuti diffamatori pubblicati su piattaforme online non può essere ascritta a un soggetto senza la prova certa che il commento sia stato effettivamente generato dal dispositivo o dall'account a lui riconducibile. L'indirizzo IP, quale identificativo unico dell'attività online, costituisce un elemento essenziale per accertare l'identità dell'autore, in assenza del quale non è possibile configurare la responsabilità penale oltre ogni ragionevole dubbio.
Tribunale Potenza, 30/09/2024, (ud. 02/07/2024, dep. 30/09/2024), n.927
L'assenza di prova certa e oltre ogni ragionevole dubbio sull'origine dolosa o colposa delle condotte contestate impone l'assoluzione dell'imputato ex art. 530 c.p.p. In relazione a reati di particolare tenuità, l'applicazione dell’art. 131-bis c.p. è subordinata alla valutazione della non abitualità del comportamento e della non offensività significativa del fatto, nel rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità della sanzione penale.
Tribunale Potenza, 27/09/2024, (ud. 28/06/2024, dep. 27/09/2024), n.910
L'estirpazione di piante senza la prescritta autorizzazione, pur se limitata a una porzione di terreno specifico, integra il reato di danneggiamento ai sensi dell'art. 635, comma 2, n. 3, c.p., quando la condotta comporta la distruzione o alterazione irreversibile del bene naturale, configurando l'elemento soggettivo del dolo nella consapevolezza e volontà di realizzare l'atto illecito. La concessione della sospensione condizionale della pena può essere subordinata alla riparazione del danno o alla prestazione di attività non retribuita in favore della collettività.
Tribunale Potenza, 30/09/2024, n.928
Il delitto di calunnia si configura con la falsa attribuzione, consapevole e volontaria, di un fatto costituente reato, idoneo a provocare l’avvio di un procedimento penale, anche in assenza di denuncia formale, qualora emergano circostanze atte a indurre l’autorità giudiziaria a ritenere verosimile l’accusa.
Corte appello Napoli sez. VI, 11/09/2024, (ud. 02/07/2024, dep. 11/09/2024), n.8093
Il reato previsto dall’art. 497-ter c.p. si configura con la semplice detenzione di oggetti che simulano i segni distintivi in uso ai corpi di polizia, indipendentemente dalla loro collocazione in luoghi pubblici o privati. La consapevolezza dell’imputato circa la natura illecita degli oggetti può essere desunta da circostanze univoche, come il contesto e gli strumenti rinvenuti nella sua disponibilità.
Tribunale Genova sez. II, 19/09/2024, (ud. 21/06/2024, dep. 19/09/2024), n.2405
La condotta omissiva consistente nella mancata impugnazione di un testamento lesivo della quota di legittima non integra di per sé un atto fraudolento ex art. 11 d.lgs. 74/2000, salvo che risulti connotata da artifici o raggiri idonei a sottrarre il bene alle garanzie patrimoniali del creditore. La frode non può essere desunta da un'omissione che non abbia reso impossibile o difficoltoso il recupero del bene da parte dell'Erario.
Tribunale Nola, 02/09/2024, n.1411
Le dichiarazioni della persona offesa, corroborate da riscontri documentali e dalle risultanze investigative, possono fondare la responsabilità penale dell'imputato per il reato di lesioni personali, purché appaiano chiare, coerenti e precise. L'aggravante del rapporto coniugale non si applica quando la convivenza sia cessata da tempo e non sussista alcun vincolo affettivo o familiare effettivo al momento dei fatti.
Tribunale Nola, 10/09/2024, n.1616
Nel delitto di frode informatica ex art. 640-ter c.p., è necessaria una prova rigorosa sia sull'elemento soggettivo del dolo generico, inteso come coscienza e volontà di ottenere un profitto ingiusto con altrui danno, sia sulle specifiche modalità fraudolente di manipolazione del sistema informatico. La semplice intestazione formale di un conto corrente destinatario di un pagamento non è sufficiente a integrare gli elementi costitutivi del reato in assenza di ulteriori riscontri probatori che colleghino l'agente all'alterazione fraudolenta del sistema informatico o documentale.
Tribunale Potenza, 27/09/2024, (ud. 16/09/2024, dep. 27/09/2024), n.1047
In un contesto di intermediazione commerciale multilivello, l’assenza di un obbligo giuridico diretto di controllo sui contratti da parte di subagenti o collaboratori intermedi non può fondare una responsabilità penale per condotte illecite eventualmente compiute. La mancata verifica sulla genuinità dei contratti è imputabile esclusivamente all'operatore finale obbligato per legge al controllo.
Tribunale di Trieste, 6 agosto 2024, n. 735 - Giudice Fanelli
In tema di azione di regresso, segnaliamo ai lettori la pronuncia con cui il Tribunale di Trieste ha stabilito che il diritto di rivalsa dell’assicuratore che abbia risarcito il terzo danneggiato da incidente stradale, in base all’art. 141 del Codice delle Assicurazioni, non è soggetto a prescrizione biennale ma decennale. Tale diritto sorge autonomamente rispetto al contratto di assicurazione, e si applica il termine ordinario di prescrizione previsto dall’art. 2946 c.c. Questo termine decorre dalla data del pagamento effettuato dall’assicuratore al danneggiato e non dalla data dell’evento dannoso.
Corte appello Taranto, 23/08/2024, n.381
L'uso di espressioni verbali particolarmente intimidatorie (come "Ti devo uccidere") costituisce un elemento indicativo della gravità delle minacce, idoneo a giustificare l'irrevocabilità della querela.
Tribunale Udine, 02/08/2024, n.916
Nel reato di truffa, gli artifici e i raggiri posti in essere dall'agente devono indurre in errore la vittima, determinandola a un atto di disposizione patrimoniale che comporta un danno economico. L'elemento soggettivo del reato si configura nel dolo iniziale, che influenza la volontà negoziale della vittima. La condotta della persona che supporta il soggetto agente, anche se apparentemente marginale, può integrare il concorso qualora contribuisca in modo consapevole al buon esito del raggiro. Nel contesto del reato di sostituzione di persona, l'attribuzione di un falso nome è penalmente rilevante solo se idonea a produrre effetti giuridici.
Tribunale , Nola, 03/06/2024 , n. 845
Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è la qualificazione della condotta come appropriazione indebita in relazione alla sottrazione di un bene mobile prestato temporaneamente con specifiche condizioni di utilizzo, laddove l'agente si appropria del bene stesso violando le condizioni pattuite.
Tribunale Gorizia, 22/08/2024, n.585
La causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto ai sensi dell’art. 131 bis c.p. è applicabile anche in presenza di furti aggravati, purché l’offesa risulti minima e valutata complessivamente, tenendo conto della condotta dell’imputato, del valore ridotto dei beni sottratti, e dell’occasionalità del comportamento.
Corte appello Napoli sez. III, 09/08/2024, (ud. 31/05/2024, dep. 09/08/2024), n.6660
In tema di dichiarazioni fiscali fraudolente, la responsabilità per l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti può essere affermata anche sulla base di accertamenti documentali e contabili che dimostrino la macroscopica incongruenza tra i pagamenti effettuati e i costi dichiarati, nonché l’assenza di documentazione idonea a giustificare l’operatività dell’emittente delle fatture. L’esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto richiede una valutazione complessiva delle modalità della condotta, dell’entità del danno o del pericolo e dell’intensità del dolo, con attenzione alle peculiarità della fattispecie concreta.
Corte appello Bari sez. I, 03/08/2024, n.3210
In tema di reato continuato, il riconoscimento della continuazione tra reati richiede una valutazione complessiva che consideri elementi quali la contiguità spazio-temporale, l'omogeneità delle condotte e il bene giuridico protetto, nonché la sistematicità delle azioni, purché esse risultino espressione di un unico disegno criminoso. La recidiva può essere esclusa in assenza di una specifica motivazione che evidenzi la pericolosità dell'imputato.
Tribunale Cassino, 05/08/2024, n.975
In tema di rapina aggravata, la somministrazione di sostanze idonee a compromettere la capacità di autodeterminazione della vittima integra l'aggravante della violenza ex art. 628 c.p., anche se tale stato perdura solo per il tempo necessario all'agente per impossessarsi dei beni. Inoltre, il concorso di più persone nell'azione criminosa e l'abuso di relazioni di ospitalità rappresentano ulteriori aggravanti che qualificano la gravità del reato.
Tribunale Trieste, 26/08/2024, n.904
La diffamazione si configura con una condotta che offende la reputazione altrui in un contesto rivolto a più persone, senza la partecipazione della vittima. Tuttavia, l'aggravante di cui all'art. 595, comma 3, c.p. richiede l'uso di un mezzo idoneo a garantire un'ampia diffusione dell'offesa. L'utilizzo di una chat privata con un numero esiguo di partecipanti non soddisfa il requisito della necessaria diffusività per l’applicazione dell’aggravante.
Tribunale Gorizia, 21/08/2024, n.568
Il delitto di ricettazione si configura quando il soggetto attivo sia trovato in possesso di beni altrui di provenienza illecita, senza fornire una giustificazione plausibile. La valutazione di particolare tenuità del fatto, ai fini dell’art. 131 bis c.p., non è applicabile in caso di recidiva specifica o qualora la condotta evidenzi una rilevanza criminosa non marginale, come nel caso di ricettazione continuata e reiterata.
Tribunale Trieste, 13/08/2024, n.821
In tema di furto in abitazione, il rinvenimento di impronte digitali, corroborato da ulteriori elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, può costituire prova determinante della responsabilità penale dell'imputato, in assenza di giustificazioni o elementi contrari di rilievo. L'espulsione dallo Stato è legittima a pena espiata se l'imputato risulta socialmente pericoloso.
Tribunale Nola, 05/08/2024, n.958
La reiterazione di minacce e richieste estorsive rivolte a un convivente della propria ex coniuge integra i reati di tentata estorsione e atti persecutori, aggravati dalla relazione coniugale pregressa. Il comportamento intimidatorio, protratto nel tempo, è idoneo a generare un costante stato di ansia e paura nelle vittime, configurando un grave attentato alla serenità e sicurezza personale.
Tribunale Udine, 23/08/2024, n.1082
Nel reato di furto, si configura la forma consumata qualora l’agente si sia impossessato del bene, anche senza essersi allontanato definitivamente dal luogo della sottrazione, esercitando un potere anche temporaneo sulla cosa sottratta. L'aggravante del mezzo fraudolento è riconoscibile quando la condotta sia improntata a scaltrezza e mirata a eludere i sistemi di protezione predisposti.
Tribunale di Cassino, 1 agosto 2024, n. 857 - Giudice Gioia
In tema di lesioni personali, segnaliamo ai lettori una pronuncia con cui il Tribunale di Cassino ha assolto l’imputato, accusato di aver colpito con un calcio un uomo durante una lite, ritenendo che "il fatto non sussiste".
La sentenza evidenzia come la mancanza di prove univoche e il contrasto tra le testimonianze, unite a possibili interessi personali della vittima, abbiano sollevato dubbi tali da non consentire la condanna oltre ogni ragionevole dubbio.
Tribunale Nola, 16/08/2024, n.1116
L’appropriazione indebita di un telefono cellulare e l’accesso abusivo a sistemi informatici integrano distinti reati in continuazione quando la sottrazione del dispositivo consente l’introduzione non autorizzata in account personali e la modifica delle credenziali di accesso. La sospensione condizionale della pena può essere subordinata al pagamento di una provvisionale in favore della parte civile entro un termine stabilito.
Tribunale di Lecce, 9 luglio 2024, n. 1044 - Giudice Coppola
In tema di lesioni personali aggravate, segnaliamo la sentenza n. 1044/24 del Tribunale di Lecce, che ha condannato l’imputato a sei mesi di reclusione per aver aggredito un avversario con una testata durante una partita di calcio. Il tribunale ha escluso la scriminante sportiva, considerando l’aggressione avvenuta a gioco fermo e per futili motivi, giudicandola quindi un gesto non giustificabile. L’imputato è stato condannato anche al risarcimento danni in favore della parte civile, con una provvisionale di 2.000 euro.
Corte appello Napoli sez. VI, 01/07/2024, (ud. 14/06/2024, dep. 01/07/2024), n.7316
In tema di minaccia grave, il giudice può desumere la sussistenza della volontà punitiva della persona offesa anche dalla costituzione di parte civile, che equivale a querela ai fini della procedibilità nei reati per i quali è richiesta, in assenza di revoca. La valutazione della gravità della minaccia è demandata al prudente apprezzamento del giudice, avuto riguardo al contesto e alle circostanze in cui essa è stata proferita.
Tribunale di Nocera Inferiore, 11 luglio 2024, n. 1480 - Giudice Palumbo
In tema di lesioni personali aggravate, segnaliamo la sentenza n. 1480/24 del tribunale di Nocera Inferiore, che ha assolto l’imputato per insufficienza e contraddittorietà della prova. L’accusa verteva su un’aggressione armata con una spranga di ferro, ma il tribunale nocerino ha ritenuto non dimostrata la colpevolezza dell’imputato, accogliendo la versione difensiva secondo cui l'aggressione fu reciproca e non unilaterale.
Tribunale Bologna sez. I, 17/07/2024, n.3332
Il reato di truffa si configura quando l'agente, mediante artifici e raggiri, induce la vittima in errore, determinandola a compiere un atto di disposizione patrimoniale che comporta un danno economico. La responsabilità concorsuale si desume dalla titolarità e dall'effettiva disponibilità di strumenti finanziari utilizzati per realizzare il profitto, salvo dimostrazione di furto o smarrimento non denunciati. La recidiva reiterata specifica aggrava il trattamento sanzionatorio in presenza di condotte criminali sistematiche che denotano pericolosità sociale.
Tribunale Bologna, 16/07/2024, n.2940
In tema di furto, la rimozione della placca antitaccheggio costituisce violenza sulle cose e integra l'aggravante prevista dall’art. 625, n. 2, c.p., anche quando l'energia fisica sia rivolta verso lo strumento di protezione e non direttamente sulla res sottratta. La circostanza aggravante di esposizione alla pubblica fede si applica ai beni posti in luoghi privati ma aperti al pubblico, lasciati senza sorveglianza continua.
Corte appello Bologna sez. II, 09/07/2024, n.1494
L'esercizio del diritto di critica è scriminato dal legittimo esercizio della libertà di espressione (art. 21 Cost.) quando rispetta il requisito della continenza formale e sostanziale. La critica può includere espressioni "pesanti" o opinioni soggettive, purché non trascenda in attacchi personali gratuiti e si basi su un nucleo minimo di verità. Non si richiede l'assoluta obiettività, trattandosi di giudizi di valore che rientrano nel bilanciamento tra la tutela della reputazione e la libera manifestazione del pensiero. (Cass. pen. n. 14822/2012; Cass. pen. n. 46132/2014)
Corte appello , Cassino , sez. II , 14/03/2024
Il subagente assicurativo che trattiene somme ricevute per finalità specifiche, senza destinarle all’investimento concordato, integra un illecito aquiliano ai sensi dell’art. 2043 c.c., indipendentemente dalla prescrizione del reato penale, con obbligo di risarcimento per il danno patrimoniale e di immagine subito dalla parte lesa.
Tribunale Bari sez. I, 25/07/2024, n.3618
L'ingresso in abitazione con consenso carpito mediante inganno e la sottrazione di beni in danno di un soggetto vulnerabile configurano il reato di furto in abitazione aggravato dalla minorata difesa (artt. 624 bis e 61 n. 5 c.p.), anche se il valore sottratto è esiguo. L’attenuante della speciale tenuità del danno non si applica quando il danno criminale risulta complessivamente significativo.
Corte appello Napoli sez. VI, 01/07/2024, (ud. 12/06/2024, dep. 01/07/2024), n.7165
Il reato di resistenza a pubblico ufficiale ex art. 337 c.p. si configura anche in assenza di contatto fisico o minaccia diretta, laddove la condotta del soggetto agente ostacoli concretamente l'attività del pubblico ufficiale e risulti caratterizzata da violenza, anche indiretta, idonea a mettere in pericolo l'incolumità dei pubblici ufficiali o di terzi.
Tribunale Lecce sez. I, 31/07/2024, n.1267
Integra il reato di truffa aggravata ex art. 640 c.p. la condotta di colui che, abusando della fiducia della vittima mediante artifici e raggiri (come l’indicazione di conti correnti non riconducibili alla parte offesa e l’utilizzo di false rassicurazioni), ottiene un indebito profitto con altrui danno. L’aggravante della minorata difesa si configura quando la vittima, a causa di età avanzata o altre condizioni personali, risulta maggiormente vulnerabile e incapace di percepire e reagire prontamente all’inganno.
Corte appello Roma sez. IV, 01/07/2024, n.5751
La diffamazione si configura anche attraverso espressioni offensive inserite nella causale di un bonifico, qualora tali frasi siano destinate a essere conosciute da più persone, incluse quelle addette all’elaborazione del pagamento. Il reato richiede la comunicazione a terzi, anche in momenti diversi, purché vi sia una proiezione esterna della comunicazione. Tuttavia, la prescrizione estingue il reato se decorre il termine massimo previsto, restando salve le statuizioni civili se il danno è dimostrato. (Cass. pen. n. 3963/2015; Cass. pen. n. 323/2021; Cass. pen. n. 8890/2020)
Tribunale Lecce sez. I, 08/07/2024, n.2035
Le dichiarazioni della persona offesa, specialmente quando costituitasi parte civile, devono essere sottoposte a un rigoroso vaglio di credibilità soggettiva e oggettiva e, in assenza di riscontri esterni univoci e coerenti, non possono da sole fondare un'affermazione di responsabilità penale.
Tribunale Cassino, 18/07/2024, n.971
La sottrazione di energia elettrica mediante manomissione di un contatore integra il reato di furto aggravato ai sensi dell'art. 625 c.p., anche quando non è provata la diretta esecuzione materiale della manomissione, ma emergono indizi gravi e concordanti sulla consapevole fruizione dell'energia sottratta da parte dell'intestatario dell'utenza. È concedibile l'attenuante ex art. 62, n. 6 c.p. qualora l'imputato abbia integralmente risarcito il danno prima del dibattimento.
Corte appello Bologna sez. II, 19/07/2024, n.1528
La critica, a differenza della cronaca, consiste nell'espressione di opinioni personali che, in quanto tali, non possono essere misurate con il metro della verità o falsità. Essa presuppone un contenuto minimo di veridicità dei fatti che la giustificano, ma non può pretendersi che sia rigorosamente obiettiva o asettica. La manifestazione di giudizi critici su vicende personali, anche se divergenti da decisioni giudiziarie, non costituisce diffamazione quando non si traducono in attacchi diretti alla moralità o all’immagine di terzi.
Corte appello Lecce, 23/07/2024, n.797
L'appropriazione di beni custoditi in pertinenze di un'abitazione integra il reato di furto in abitazione ai sensi dell'art. 624 bis c.p., anche se il valore dei beni è modesto. Tuttavia, in ragione del danno patrimoniale di lieve entità, può essere riconosciuta l'attenuante della particolare tenuità del danno (art. 62, n. 4 c.p.), con riduzione della pena e concessione di benefici in presenza di elementi favorevoli all'imputato.
Tribunale Lecce sez. I, 03/07/2024, n.2008
Il reato di fraudolenta dichiarazione di sinistro inesistente, previsto dall’art. 642 c.p., è configurabile come reato di pericolo e non richiede il conseguimento dell’indennizzo assicurativo. Esso si consuma al momento della ricezione da parte della compagnia assicurativa della falsa richiesta risarcitoria, supportata da documentazione contraffatta, purché il comportamento abbia messo in pericolo il patrimonio della compagnia.
Tribunale Bologna sez. I, 10/07/2024, n.3247
Il reato di truffa contrattuale si consuma quando l'agente, mediante artifici e raggiri, induce la vittima in errore durante la fase di trattativa e conclusione del contratto, determinandola a compiere un atto di disposizione patrimoniale. Nelle truffe online, l’uso di canali digitali e la fornitura di documentazione falsa per creare un’apparenza di serietà costituiscono condotte fraudolente idonee a integrare il reato. L'irrilevanza del fatto ex art. 131-bis c.p. è esclusa in presenza di modalità che denotano particolare insidiosità e di un danno non esiguo per le vittime.
Corte appello Ancona, 19/07/2024, n.718
Per la configurabilità del reato di truffa, la negligenza della vittima non esclude l'idoneità degli artifizi o raggiri, la cui capacità di inganno è dimostrata dal risultato ottenuto. Il reato di sostituzione di persona si perfeziona con l'attribuzione di un'identità altrui al fine di trarre un vantaggio patrimoniale, in quanto l'identità personale è un elemento giuridico idoneo a produrre effetti. La recidiva reiterata specifica giustifica un aggravamento della pena, essendo indicativa di una accresciuta pericolosità sociale e una maggiore capacità a delinquere dell'imputato.