Tribunale Nola, 19/08/2021, n.1567
La configurazione del reato di maltrattamenti in famiglia ex art. 572 c.p. richiede una pluralità di atti di violenza fisica o morale, reiterati nel tempo, idonei a ledere l'integrità psicofisica della vittima, integrando così un comportamento abitualmente vessatorio. Non è rilevante un singolo episodio, ma l'unitarietà della condotta di prevaricazione.
La remissione di querela non influisce sui reati procedibili d’ufficio, come nel caso di lesioni gravi, purché queste presentino un nesso causale chiaro e dimostrabile con la condotta dell’imputato, anche se volontaria solo in forma eventuale. Il riconoscimento di un vizio parziale di mente implica l'equivalenza della relativa attenuante rispetto ad aggravanti e recidive, pur mantenendo l’imputabilità e l’esecutività della pena.